Notizie Notizie Italia Petrolio: annuncio Opec+. Più paura inflazione con tagli Arabia Saudita-Russia

Petrolio: annuncio Opec+. Più paura inflazione con tagli Arabia Saudita-Russia

4 Agosto 2023 15:34

Focus sul prezzo del petrolio, dopo la decisione dell’Opec+ di confermare lo status quo e la scelta dell’Arabia Saudita, comunicata alla vigilia, di estendere i suoi tagli volontari all’offerta fino al mese di settembre.

Nella giornata di ieri Riyadh ha annunciato l’intenzione di prorogare i tagli all’offerta, pari a 1 milione di barili al giorni, fino al prossimo mese, ventilando anche la possibilità di rinnovarli successivamente, al fine di sostenere un mercato, quello del petrolio, che rimane tuttora debole, a suo avviso.

Subito dopo l’annuncio dell’Arabia Saudita, la Russia ha reso noto sempre ieri l’obiettivo di tagliare l’export di petrolio, a settembre, di 300.000 barili al giorno, stando a quanto ha comunicato il vice primo ministro Alexander Novak.

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Dal canto suo, la commissione dell’Opec+ – di cui fanno parte sia i paesi dell’Opec che i paesi non Opec come la Russia – ha annunciato che “continuerà a monitorare attentamente le condizioni del mercato” , confermando che “farà fronte agli sviluppi del mercato, tenendosi pronta ad adottare misure aggiuntive in qualsiasi momento”.

La reazione dei prezzi del petrolio si conferma favorevole dopo l’annuncio dell’Opec+, a seguito di un rally che ha fatto schizzare il contratto WTI scambiato sul Nymex di New York fino a oltre gli 80 dollari al barile: uno scatto significativo, pari a +22% dall’11 giugno. In forte rimonta anche il petrolio Brent, volato del 19% dalla stessa data.

Con boom petrolio sottoindice energia S&P 500 +6% da inizio III trimestre

Il rally del petrolio è stato tale da riflettersi anche nelle quotazioni del sottoindice del settore energetico dello S&P 500 che, come fa notare un articolo della CNN , ha messo a segno un balzo di oltre il 6% dall’inizio del terzo trimestre, sovraperformando l’indice benchmark di Wall Street.

I tagli dell’Arabia Saudita si confermano tra l’altro un fattore bullish per le quotazioni del crude: con la decisione di prorogare i tagli, Riyadh ha di fatto annunciato nel complesso la riduzione della produzione al ritmo record degli ultimi anni.

I prezzi del petrolio WTI e Brent si apprestano così a concludere la sesta settimana consecutiva di rialzi, con guadagni che sono stati rispettivamente pari, in questo arco temporale, a +18,2% e +15,4%.

Tagli Arabia Saudita-Russia riaccendono timori inflazione

Rally che ha portato però i paesi consumatori di petrolio, come ha messo in evidenza un articolo di Bloomberg , a criticare in particolare la decisione dell’Arabia saudita di estendere i tagli, in un momento in cui le previsioni già lanciano l’alert su una considerevole restrizione sul mercato.

Il rischio, hanno avvisato i paesi consumatori di energia, è che la mossa di Riyadh riaccenda le pressioni inflazionistiche, provocando ulteriori problemi alle spese per consumi e dunque, all’economia nel complesso.

L’articolo ricorda come il Regno saudita benefici del sostegno della Russia, con Mosca che, sempre nella giornata di ieri, ha reso noto che continuerà a ridurre le proprie esportazioni estendendo i tagli anche a settembre, sebbene a un ritmo minore, pari a un taglio di 300.000 barili al giorno.

C’è poi l’Algeria, paese produttore appartenente all’Opec, che per il mese di agosto aveva già optato per un taglio volontario di 20.000 barili al giorno e che, secondo fonti interpellate da Reuters, deve prendere ancora una decisione sul da farsi.