Petrolio oltre 100$. La benzina verde sfiora 1,4 euro al litro

Nuovo record storico del petrolio, che per la prima volta infrange “quota 100”. Nella seduta di ieri, a New York, il future sul petrolio Wti con consegna a marzo è arrivato a toccare un massimo assoluto a 100,1 dollari al barile. In ascesa sulla piazza londinese anche il Brent, che è balzato a quota 98,70 dollari il barile. Una fiammata, quella delle quotazioni del petrolio, alimentata dalla possibilità che l’Opec – Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio – possa tagliare la produzione già dal prossimo mese. E poi, oltre alle tensioni geopolitiche, il rally dell’oro nero è stato favorito anche dall’esplosione di una raffineria in Texas.
E se il prezzo del petrolio schizza alle stelle i primi effetti si sono sentiti anche sui prezzi dei carburanti alla pompa. In Italia, la benzina ha sfiorato 1,4 euro al litro, segnando nella giornata di ieri i massimi da oltre 18 mesi, e punta a infrangere quota 1,409 euro del luglio 2006. Hanno rivisto i prezzi Agip, Api-Ip, Erg, Esso e Tamoil. Negli impianti Agip il prezzo di vendita consigliato è salito a 1,399 euro/litro, mentre il diesel è volato a 1,320 euro al litro, a un passo dal massimo di sempre di 1,327 euro toccato a inizio anno.
Una vera e propria stangata che rischia di pesare in maniera consistente sulle tasche degli italiani. “Il record del petrolio si tradurrà in una mazzata pari a circa 150 euro a famiglia solo per la voce carburanti – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – Un rincaro che potrebbe avere delle ripercussioni anche sui prezzi dei prodotti alimentari che viaggiano su ruote. Se non saranno presi interventi immediati – conclude Rienzi – gli aumenti dei prezzi nel settore alimentare, anche in virtù delle speculazioni legate al gelo, potrebbero determinare una maggiore spesa per le famiglie pari a 100 euro su base annua”.
In una nota, il Codacons ha annunciato che, in favore degli automobilisti italiani, pubblicherà una lista dei distributori indipendenti, che praticano alla pompa prezzi inferiori rispetto ai distributori abituali, consentendo risparmi non indifferenti sul pieno.
I prezzi dei carburanti crescono più velocemente dell’inflazione. “Per un pieno di un’auto di medio-alta cilindrata un pieno costa 1,5 euro in più rispetto all’inizio di febbraio; per il gasolio l’aggravio è ancora più consistente: quasi 2 euro di aumento”, spiega Confesercenti. E aggiunge: ” Il carburante realizza un progresso intorno al 20% in un anno, pari ad oltre 6 volte il tasso del carovita. Aumenti che per gli automobilisti si traducono in un aumento di quasi 10 euro a pieno per la benzina e di oltre 11 euro per ogni rifornimento completo di gasolio”.