Borse Asia in rosso, preoccupa l’impennata del petrolio – PRIMA NOTA
Borse asiatiche in territorio negativo nella seduta di mezza ottava dopo che il petrolio ha superato per la seconda volta nella sua storia la soglia dei cento dollari al barile, conservando fino al fixing finale il nuovo livello.
La Borsa di Tokyo ha terminato le contrattazioni con un calo, per l’indice Nikkei, del 3,25% a 13.310,27 punti. Sopra il 3% il ribasso anche per l’indice Topix. In calo di circa il 2% l’indice di Hong Kong, l’Hang Seng, e del 2,69% l’Hang Seng China Enterprise Index. Nei dintorni dei due punti percentuali i ribassi di Taiwan (-1,62%) e Seul (-2%). In ribasso anche l’indice australiano che ha perso quasi il 2% nonostante il suo punto di forza siano proprio le società operanti nell’ambito delle materie prime.
Il forte rialzo delle quotazioni delle materie prime e del petrolio preoccupa sul fronte inflazionistico. Molte nazioni sono alle prese con un’inflazione elevata, come l’Australia e la Cina e accelerazioni nella dinamica dei prezzi di sono viste anche in Europa tanto da far mantenere al governatore della Bce, Jean-Claude Trichet una posizione attendista sul taglio dei tassi di interesse. L’impennata delle materie prime e del petrolio potrebbe mettere il bastone tra le ruote alla speranza dei mercati, favorevoli alla diminuzione dei tassi di interesse.