Per Piazza Affari dicembre inizia bene su speranze vaccino. Scivolone per UniCredit dopo addio Mustier
Dopo gli eccezionali record registrati a novembre, la prima seduta del mese di dicembre parte all’insegna dei rialzi per Piazza Affari e le Borse europee. A Milano, l’indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,36% a 22.139 punti, proseguendo i guadagni di novembre. Mese in cui il paniere principale della Borsa Italiana, nonostante il calo di ieri, ha riportato un balzo mensile record del 23 per cento. Sono soprattutto le speranze di un vaccino contro il Covid (dopo le ultime da Moderna) a sostenere i listini mondiali. Una sponda positiva arriva stamattina anche dalle buone indicazioni macro giunte dalla Cina. L’indice Pmi manifatturiero cinese, stilato da Caixin-Markit, si è attestato a novembre a 54,9 punti, al di sopra dei 53,5 punti attesi e dei precedenti 53,6 punti di ottobre. Dal dato emerge come le componenti della produzione e dei nuovi ordinativi siano salite ai ritmi più forti degli ultimi dieci anni, e che la componente dell’occupazione è cresciuta al record dal maggio del 2011.
Chi sale e chi scende sul Ftse MIb: la storia UniCredit domina
Guardando alle performance dei singoli titoli del Ftse Mib, Intesa Sanpaolo con un rialzo di circa il 2,6% seguita da Unipol ed Eni che salgono di circa il 2 per cento. Tra i titoli da monitorare anche Fca (+1,10%): stasera verranno diffusi i dati delle immatricolazioni in Italia nel mese di novembre.
Sul fondo del listino resta invece anche oggi UniCredit (-5,7% circa) in scia alla decisione di Jean-Pierre Mustier di lasciare la sua carica di ceo alla fine del suo mandato, ovvero ad aprile dell’anno prossimo. Lo ha annunciato lui stesso, in base a quanto emerge da una nota. Negli ultimi “mesi”, si legge, è emerso che la “strategia del Piano Team 23 e i suoi pilastri fondanti” non sono “più in linea con l’attuale visione del Consiglio di Amministrazione. Di conseguenza ho preso la decisione di lasciare il Gruppo alla fine del mio mandato ad aprile 2021, in modo da consentire al Consiglio di definire la strategia futura”.
Bisogna ricordare che i mercati azionari sono reduci da un mese di novembre eccezionale, grazie agli annunci sul vaccino contro il coronavirus. Tra questi, anche quello di Moderna che proprio ieri ha depositato la domanda per commercializzare in suo vaccino negli Usa e in Europa. Gli investitori si aspettano anche un aumento del sostegno monetario dalle principali banche centrali, in particolare dalla Fed e dalla Bce nelle riunioni di dicembre. I mercati scommettono anche sull’arrivo alla Casa Bianca di un’amministrazione favorevole a nuovi stimoli fiscali. Il neo presidente Joe Biden ha confermato ieri la nomina dell’ex presidente della Fed, Janet Yellen, al Dipartimento del Tesoro.
Gli appuntamenti di oggi: tra dati macro, Fed e stime Ocse
La seduta odierna sarà poi movimentata da diversi appuntamenti macro. Mentre nella zona euro stanno uscendo gli indici Pmi manifatturiero per il mese di novembre, tra cui quello italiano. Perde vigore a novembre la ripresa del manifatturiero in Italia a causa dell’ennesimo crollo del volume dei nuovi ordini collegato alle più rigide misure di contenimento collegate al Covid-19. L’indice Pmi manifatturiero, stilato dall’istituto Ihs Markit, si è attestato a 51,5 punti, in calo dai 53,8 punti di ottobre e sotto i 52 punti stimati dagli analisti. Tuttavia, le aziende hanno continuato ad aumentare a novembre il loro personale per via delle maggiori esigenze produttive e delle aspettative di una maggiore domanda non appena le restrizioni saranno allentate, suggerendo ancora ottimismo rispetto alla produzione dei prossimi 12 mesi.
“In generale – commenta Lewis Cooper, economist di IHS Markit – i dati sono risultati promettenti, specialmente nel contesto delle più rigide restrizioni anti Covid-19. Considerati i recenti sviluppi in materia di vaccino, aumenta la speranza che presto l’economia riapra pienamente e, se questo dovesse succedere, il settore sarebbe in buona posizione nel continuare a recuperare il terreno perduto”.
In Italia si attende la lettura finale del Pil del terzo trimestre. A livello europeo è atteso l’aggiornamento sull’inflazione, mentre dagli Stati Uniti giungeranno l’indice Ism manifatturiero e le spese in costruzioni. Tra gli appuntamenti si segnala la pubblicazione dell’Economic Outlook da parte dell’Ocse e l’audizione del presidente della Fed, Jerome Powell, alla Commissione bancaria del Senato. Infine, si ricorda l’inizio della riunione Opec+ sui livelli di produzione di petrolio per il 2021.