Notizie Criptovalute Per il bitcoin più probabile il ritorno a 30.000$ o un altro -50%? Ecco il responso di un survey tra gli investitori crypto

Per il bitcoin più probabile il ritorno a 30.000$ o un altro -50%? Ecco il responso di un survey tra gli investitori crypto

12 Luglio 2022 09:19

La bussola di Wall Street sul bitcoin indica ancora la prevalenza dei rischi al ribasso. Dopo il grande crollo della prima metà del 2022, con quotazioni più che dimezzate, tra gli investitori c’è che prospetta un ulteriore dimezzamento del valore. Nelle ultime settimane la maggiore criptovaluta al mondo si è stabilizzata in area 20.000 dollari con il tentativo di allungo a 22 mila di settimana scorsa che non ha avuto successo.

Stando a un sondaggio di MLIV Pulse, è più probabile che il token crolli a 10.000 dollari, dimezzando il suo valore, piuttosto che torni a 30.000 dollari; così si è pronunciato il 60% dei 950 investitori interpellati.

La previsione sbilanciata sottolinea quanto siano diventati ribassisti gli investitori, con l’industria delle criptovalute che è stata scossa da problemi di finanziatori e la fine delle politiche di denaro facile che ha alimentato una frenesia speculativa nei mercati finanziari.

Circa 2.000 miliardi di dollari di valore sono andati in fumo nel mercato delle criptovalute rispetto ai picchi storici di novembre 2021 secondo i dati resi noti da CoinGecko. Gli investitori retail si sono dimostrati più apprensivi nei confronti delle criptovalute rispetto alle loro controparti istituzionali, con quasi un quarto che ha dichiarato che l’asset class sia spazzatura. Al contrario gli investitori professionali si sono dimostrati più aperti nei confronti degli asset digitali.

Opinioni polarizzate

Nel complesso, però, questo settore rimane polarizzato: mentre circa il 28% degli intervistati ha espresso una forte fiducia che le criptovalute siano il futuro della finanza, il 20% ha detto che che non hanno alcun valore. Il Bitcoin ha già perso più di due terzi del suo valore da quando ha toccato i 69.000 dollari a novembre e non è mai stato scambiato a un livello 10.000 dollari dal settembre 2020.

“È molto facile essere timorosi in questo momento, non solo per le criptovalute, ma in generale per il mondo cripto”, ha dichiarato Jared Madfes, partner di Tribe Capital, venture capital di Tribe Capital. Secondo Madfes, le aspettative di un ulteriore calo del Bitcoin riflettono “la paura intrinseca delle persone nel mercato”. È probabile che il crollo delle criptovalute eserciti ulteriori pressioni sui governi affinché rafforzino la regolamentazione del settore.  L’intervento del governo sarà probabilmente accolto con favore anche dai consumatori scottati dal crollo della cosiddetta stablecoin TerraUSD e dalle difficoltà di intermediari come Celsius Network e del broker Voyager Digital Ltd.

Consenso particolarmente ampio sui token non fungibili. Gli NFT sono diventati famosi per aver attratto milioni di dollari per immagini di scimmie durante l’apice del boom delle criptovalute. Ma la stragrande maggioranza degli intervistati li considera solo progetti artistici o status symbol e solo il 9% li considera un’opportunità di investimento.