Notizie Criptovalute Voyager in bancarotta, la società del magnate crypto Sam Bankman-Fried risulta azionista, creditore e debitore

Voyager in bancarotta, la società del magnate crypto Sam Bankman-Fried risulta azionista, creditore e debitore

7 Luglio 2022 16:00

Voyager Digital, piattaforma crypto con sede negli Stati Uniti, ha presentato istanza di protezione di fallimento, Chapter 11, diventando l’ultima vittima del caos nei mercati degli asset digitali.

Voyager Digital dopo aver subito ingenti perdite a causa della sua esposizione per più di 600 mln $ all’hedge fund di criptovalute Three Arrows Capital, fallito la scorsa settimana.

Alameda Research di Sam Bankman-Fried, miliardario crypto fondatore e ceo di FTX, è il principale creditore di Voyager, con un credito non garantito di 75 milioni di dollari. Alameda il mese scorso ha esteso una linea di credito di 500 milioni di dollari al broker Voyager Digital e deve essa stessa alla società 377 milioni di dollari, secondo la dichiarazione di fallimento del capitolo 11 di Voyager. Alameda è anche uno dei maggiori azionisti di Voyager, con una quota superiore al 9%, secondo i dati compilati da Bloomberg.

In una dichiarazione, la società ha affermato di avere circa 1,3 miliardi di dollari in criptovalute sulla sua piattaforma e di detenere più di 350 milioni di dollari in contanti per conto dei clienti presso la Metropolitan Commercial Bank di New York. “Crediamo fermamente nel futuro del settore, ma la prolungata volatilità dei mercati delle criptovalute e l’insolvenza di Three Arrows Capital ci impongono di intraprendere questa azione decisiva”, ha dichiarato Stephen Ehrlich, CEO di Voyager, in un tweet pubblicato mercoledì.

“Alameda sembra che partecipi nella bancarotta di Voyager in ogni modo possibile, come creditore, prestatore e azionista,” scrive Adam Levitin, Professore di Diritto alla Georgetown University Law Center. “C’é questo fenomeno di capitale riciclato nel mondo delle cripto asset é quest’ultimo é un esempio perfetto”, prosegue Levitin.

Alameda ha preso in prestito da Voyager 376,8 milioni di dollari in criptovalute, pagando tassi tra l’1% e l’11,5%. In un’intervista Bankman-Fried ha dichiarato che Alameda ha dato in prestito soldi a Voyager sotto forma di regolare svolgimento d’affari e che non era correlato ai 75 milioni di dollari che prestato recentemente a Voyager per alleviare la mancanza di liquidità di breve termine.

“I soldi che abbiamo prestato ad Alameda verranno restituiti e presumibilmente usati per pagare i nostri clienti” ha detto Bankman-Fried.

Più di 100 milioni di dollari di perdite nel fallimento di Voyager probabilmente saranno carico di Alameda. Ricordiamo che i 75 mln di dollari prestati in stablecoins nell’ambito di una linea di credito che include 200 milioni di dollari in contanti e USD coin e 15.000 Bitcoin. 75 milioni di dollari sono l’importo massimo che potrebbe essere prelevato in un periodo di 30 giorni.

Inoltre Alameda, la società basata a Hong Kong ha fatto investimenti azionari in Voyager che ammontano attorno ai 110 milioni di dollari.

Peché Voyager é arrivato all’istanza di protezione di fallimento, Chapter 11?

Innanzitutto ricordiamo che Voyager é un importante prestatore istituzionale per le società che si occupano di cripto trading, note anche come market maker, che utilizzano algoritmi per acquistare e vendere asset.

Guadagnano raccogliendo la differenza tra il prezzo di offerta ed il prezzo finale. Il market making di criptovalute é un’operazione di alta intensità di capitale perché le aziende devono parcheggiare monete digitali su borse diverse, costringendoli così di prendere queste monete in prestito di altri prestatori.

Dopo che Celsius ha congelato gli account dei propri clienti e Three Arrows é precipitato in liquidazione tanti prestatori fra le quali anche Voyager hanno iniziato a richiedere i soldi precedentemente prestati.