Notizie Notizie Mondo Peggiorano le Borse Ue dopo il Pil Usa, Francoforte maglia nera. Milano perde il 2%

Peggiorano le Borse Ue dopo il Pil Usa, Francoforte maglia nera. Milano perde il 2%

26 Agosto 2011 13:07

Le Borse europee hanno accelerato al ribasso dopo la seconda lettura del Pil statunitense. Il Dipartimento del Commercio Usa ha infatti rivisto al ribasso il Prodotto interno lordo: +1,1% rispetto al +1,3% della prima rilevazione. Deluse le attese degli analisti che avevano previsto un calo più contenuto a +1,1%. Non è bastato il dato sul consumo personale migliore delle attese: +0,4% dal precedente +0,1% con il consensus fermo a +0,2%. E così le piazze finanziarie del Vecchio Continente, già deboli in mattinata, hanno aumentato le perdite: Francoforte cede il 2,60%, Parigi il 2,40 , Londra l’1,40%, Madrid il 2,30. In deciso ribasso anche Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib lascia sul parterre il 2% a 14.644 punti, mentre il Ftse All Share arretra dell’1,90% a quota 15.476.
 
E’ ancora la piazza tedesca ad indossare la maglia nera d’Europa dopo aver trascinato al ribasso anche ieri le altre Borse continentali. Gli analisti di Nomura, in una nota di questa mattina, hanno confermato la presenza sui mercati, ieri, di indiscrezioni relative a un possibile downgrade della Germania (successivamente smentito dalle stesse agenzie di rating). Un’ipotesi che era stata inizialmente rilanciata da uno studio di Aberdeen Asset Management.
 
Ieri pomeriggio, i volumi sul future Dax sono cresciuti di ben 25 punti percentuali sopra la media mobile a 30 giorni in soli 30 minuti. Oltre alle voci di downgrade, un motivo del crollo improvviso potrebbe essere ricercato in alcune indiscrezioni circolate nelle sale operative secondo cui la Bafin (la Consob tedesca) avrebbe avuto in cantiere l’estensione del divieto di short selling a tutte le azioni quotate sul paniere principale. Indiscrezioni puntualmente smentite sia dalla stessa Bafin sia dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che ha escluso categoricamente l’estensione del divieto sulle vendite allo scoperto.


I riflettori sono adesso puntati a Jackson Hole, quando alle 16.00 (ora italiana) Ben Bernanke parlerà all’annuale simposio organizzato dalla Federal Reserve. L’ottimismo che nei giorni scorsi ha accompagnato i mercati era infatti legato alla speranza che Bernanke annunci oggi un nuovo piano di quantitative easing, ovvero il programma di acquisti massici di bond governativi.