Partono i saldi ma col freno tirato, -20% nelle vendite del primo giorno
Non sono partiti bene i saldi invernali, anzi, per usare le parole del Codacons sono partiti “malissimo”. L’organismo che raggruppa le associazioni dei consumatori registra infatti un calo medio delle vendite del 20% nelle principali città italiane.
Dalle ore 10 alle ore 12:30 – spiega l’associazione – il primo giorno di saldi ha fatto segnare non solo un calo degli acquisti, ma anche una sensibile diminuzione del numero di cittadini nelle vie dello shopping rispetto alla prima giornata di sconti del 2011. Mediamente l’afflusso di consumatori è stato inferiore del 35%. Bene solo gli outlet e alcuni grandi centri commerciali.
“Il trend negativo appare in linea con le nostre previsioni – spiega in una nota il Presidente di Codacons Carlo Rienzi – Far partire i saldi così a ridosso delle festività, è una scelta che i cittadini non sembrano premiare, dal momento che i portafogli sono stati già svuotati dalle spese di Natale e Capodanno. Nel corso del weekend i dati su vendite e afflusso potrebbero migliorare leggermente, ma restano nere le previsioni sul lungo termine”.
Secondo quanto stimato da Confcommercio, sette italiani su dieci non si lasceranno sfuggire l’occasione di approfittare di prezzi scontati per acquistare l’articolo dei propri sogni. Sale però la percentuale di consumatori che intendono stanziare meno di 200 euro per gli acquisti nel periodo dei saldi invernali 2012 rispetto a quanto manifestato per i saldi invernali 2011 (68,1% contro il 56,7% dello scorso anno). Il 25,9% dichiara che spenderà tra i 200 e i 400 euro (erano il 35,3% lo scorso anno) e il 2,2% spenderà tra i 400 e i 500 euro (erano il 4,4% l’anno precedente). Resta stabile la percentuale di coloro che investiranno oltre 500 euro per gli acquisti a saldo (3,7%): sono per lo più consumatori ad elevata capacità di spesa residenti nel Nord Italia.
I saldi non sono ancora partiti in Molise e in Alto Adige, dove aspetteranno fino al 7 gennaio, in Val D’Aosta, dove avranno inizio il 10 gennaio, e in alcuni comuni della provincia di Bolzano, che li faranno partire tra febbraio e aprile. A Trento, invece, ciascun negoziante è libero di gestire le offerte come meglio crede.