Notizie Notizie Mondo Outlook Pimco: ridotte stime crescita globale. Cina, materie prime e banche centrali dominano nel 2016

Outlook Pimco: ridotte stime crescita globale. Cina, materie prime e banche centrali dominano nel 2016

24 Marzo 2016 16:27
La Cina, le materie prime e le banche centrali: saranno questi i tre temi principali che condizioneranno le prospettive dell’economia e dei mercati finanziari globali nel corso del 2016. E’ quanto emerge dall’ultimo Cyclical outlook di marzo realizzato da Pimco, che ha deciso di ridimensionare le aspettative sulla crescita globale.

In particolare, la società di gestione degli investimenti leader a livello mondiale ha ridotto di un quarto di punto le previsioni sulla crescita del Prodotto interno lordo (Pil) reale globale per il 2016, portandole al 2-2,5%. “L’espansione effettiva del Pil reale si è attestata al 2,8% nel 2014 e al 2,6% lo scorso anno, e noi riteniamo che tale rallentamento sia destinato a continuare”, scrivono gli esperti nel report. 

“I mercati azionari, gli indici obbligazionari e i prezzi del petrolio hanno recuperato terreno dai minimi di metà febbraio, grazie all’ancoraggio più stabile dello yuan cinese, alle previsioni di un approccio più graduale da parte della Fed e alle indicazioni che la Bce e la BoJ potrebbero aver avuto un ripensamento riguardo ai meriti relativi dei tassi d’interesse negativi, dopo averne scoperto i lati oscuri”, ricordano da Pimco, aggiungendo, tuttavia, che “nonostante la calma registrata di recente sui mercati,  nel 2016 la crescita e l’inflazione nella maggior parte delle principali economie sarebbero risultate probabilmente pari o inferiori alle previsioni di dicembre, per via dell’indebolimento delle dinamiche economiche mondiali tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, nonché a causa dell’inasprimento significativo, benché temporaneo, delle condizioni finanziarie globali nei primi due mesi dell’anno”. Di conseguenza, la percezione generale è che quest’anno la crescita economica risulterà probabilmente ancora più irregolare, sottotono e fragile rispetto a quanto osservato negli ultimi sette anni
Eurozona…
Soffermandosi sull’Eurozona, lo scenario di riferimento per il 2016 di Pimco è una crescita del Pil dell’1-1,5%, in linea con il trend ma più bassa delle stime di consenso, e un’inflazione ancora molto lontana dall’obiettivo “inferiore ma prossimo al 2%” della Bce.
Secondo gli esperti, “gli ostacoli alla crescita derivanti dalla debolezza della domanda globale e dall’inasprimento delle condizioni finanziarie all’inizio di quest’anno saranno controbilanciati dagli effetti ritardati del deprezzamento dell’euro sulle esportazioni, dei prezzi del petrolio contenuti e dell’aumento dell’occupazione sui consumi e della svolta in senso lievemente espansivo che si produrrà quest’anno nella politica fiscale per la prima volta dal 2009”. Un sostegno moderato dovrebbe giungere anche dalle misure espansive annunciate dalla Bce nel mese di marzo. Tuttavia, a fronte di un’inflazione destinata probabilmente a mancare l’obiettivo (per almeno altri due anni, secondo le previsioni nostre e della Bce), nell’Eurozona si prospetta nei prossimi mesi un nuovo allentamento monetario.