Oro, il prezzo vola oltre 2.100 dollari. Le cause e come investire sulla commodity
Il valore massimo toccato ieri in intraday dall’oro a 2.152 dollari, superando il record stabilito nei giorni scorsi e ulteriormente al di sopra del precedente record dell’agosto 2020 (2.071 dollari), riflette le attese di un potenziale taglio dei tassi di interesse previsto già per marzo del prossimo anno. Lo si legge in un’analisi di HANetf.
Le cause della corsa nel 2023
Se il movimento del prezzo dell’oro può essere generalmente spinto da quattro diversi fattori (espansione, rischio/incertezza, costo/opportunità e slancio economico), secondo HANetf possiamo facilmente affermare che a muovere il valore dell’oro nel corso del 2023 siano state le tensioni geopolitiche. In seguito allo scoppio della guerra in Medio Oriente e alla sensazione, più generale, di un elevato rischio di ulteriori shock geopolitici, gli investitori hanno cercato l’oro come bene rifugio.
Ma a far volare il prezzo dell’oro in quest’ultima parte dell’anno, secondo HANetf, è stata la speranza che il ciclo di aumenti dei tassi di interesse degli ultimi due anni si stia avviando verso la fine, con prospettive interessanti per questa commodity nel nuovo anno.
Fiammata dopo i commenti da falco di Powell
Il commento di Steven Jones, Business Development Manager di The Royal Mint, partner di HANetf nella quotazione dell’ETC The Royal Mint Responsibly Sourced Physical Gold:
“Il prezzo dell’oro ha toccato i massimi storici domenica 3 dicembre, mentre i mercati processavano gli ultimi commenti sui tassi di interesse del presidente della FED Jerome Powell, in vista della prossima riunione prevista per il 14 dicembre. Secondo Powell è troppo presto per speculare su un possibile taglio dei tassi, anche se le attese sono quelle di una possibile discesa dei tassi già entro la primavera del 2024, sia negli Stati Uniti ma anche nell’Eurozona.
I commenti da falco di Powell hanno così comportato un’impennata del prezzo dell’oro, che ieri ha superato quota 2.100 dollari l’oncia (sorpassando il precedente record), in quanto gli investitori si sono riversati su beni rifugio temendo che un proseguo di tassi di interesse elevati potesse danneggiare la crescita; allo stesso tempo però, è giusto sottolineare come le speranze di un abbassamento dei tassi nei primi mesi del prossimo anno stiano anch’esse attirando attenzione e investimenti sul metallo giallo.
L’incertezza che continua a circondare il tema dei tassi di interesse si sta quindi rivelando un fattore particolarmente positivo per l’oro. Per questa ragione, il 2024 potrebbe rivelarsi un anno interessante per rivedere il proprio portafoglio, puntando su questa commodity. Vanno inoltre considerati altri elementi che giocano a favore dell’oro, come un dollaro USA relativamente debole e le diverse e importanti elezioni politiche in molti Paesi del mondo, primo tra tutti gli Stati Uniti.”
Come investire sulla commodity
Il Royal Mint Responsibly Sourced Physical Gold ETC (ticker: RMAU) offre un’esposizione al prezzo spot dell’oro attraverso lingotti conformi al 100% con le linee guida 2019 della LBMA in materia di approvvigionamento responsabile. Inoltre, il 40% dei lingotti a garanzia fisica dell’ETC quotato sulle principali borse europee grazie a HANetf è costituito da oro riciclato al 100%.