Oro, Btp, spread e azioni verso strade differenti. L’estate sui mercati con agosto a rischio forti turbolenze
Iniziamo ad entrare nel vivo dell’estate con i mercati che, almeno nei primi giorni di luglio, sono sembrati indifferenti alla forte escalation delle infezioni del coronavirus. Lo si legge nel report a cura di Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM, secondo cui questo fenomeno si è visto soprattutto in alcuni paesi fino agli Usa. Il ragionamento di fondo sembra ancora essere: se le cose peggiorano sul fronte Covid le banche centrali faranno di più, se le cose migliorano sul fronte macro (come sta emergendo da alcuni ultimi indicatori come ad esempio gli indici ISM Usa) le banche centrali stanno rassicurando sul fatto che non molleranno la presa e probabilmente implementeranno ulteriori manovre per frenare l’eventuale rialzo dei tassi (la cosiddetta yield curve control).
In altri termini, spiega Cesarano, il tema è ancora quello della forte liquidità che guida incessantemente le performance dei mercati. Tutto questo comporta il fatto che aspetti macro e temi Covid tendono a diventare una sorta di corollario rispetto al tema di fondo dell’abbondante liquidità.
Il meglio di luglio e agosto
Cesarano delinea i principali appuntamenti tra luglio ed agosto. A metà del mese di luglio appuntamento con la riunione della Bce (16 luglio) e del Consiglio europeo (17/18 luglio) sul tema del Recovery Fund. Nella seconda parte del mese prende il via la stagione delle trimestrali in Usa. Infine, al 29 luglio si terrà la riunione della Fed oltre, eventualmente, ad un secondo Consiglio europeo. Tutto questo porta Cesarano ad ipotizzare un mese di luglio sostanzialmente laterale ma tendenzialmente calante con l’indice S&P 500 nel range 2950/3200 punti.
Ad agosto il clima potrebbe diventare più caldo. Non vi sono riunioni di calendario di Fed/Bce e la tematica delle presidenziali Usa mista al tema Covid potrebbe entrare nel focus degli operatori. In questa fase, precisa Cesarano, l’indice S&P 500 potrebbe spingersi fino ad area 2600 punti. In altri termini, il mese di agosto potrebbe ancora essere un mese di turbolenze come effetto di minore liquidità sui mercati e precipitato di tutti i timori dell’autunno in arrivo cui quest’anno si uniscono i timori per le presidenziali.
Le scelte operative
Cesarano parte dal presupposto di fondo che le banche centrali sono lì per rimanere ed in autunno implementeranno ulteriori manovre espansive, a partire dalla Fed, come confermato proprio di recente da autorevoli membri del calibro di Richard Clarida, Vice Presidente della Fed. La liquidità continuerà pertanto a segnare il trend primario dei mercati.
Complessivamente, Cesarano suggerisce il mantenimento di posizioni lunghe sul cambio euro/dollaro fino ad area 1,08/1,10. Inoltre, il manager consiglia una riduzione del peso dell’equity nei portafogli con leggero sovrappeso dell’equity europeo (a patto che il Recovery Fund venga varato entro luglio) vista la possibile maggiore turbolenza in Usa per il tema elettorale.
Approfittare però, segnala Cesarano, del calo atteso dei mercati azionari tra agosto e settembre per comprare su debolezze, incluso anche i Btp nel caso di spread che si spingesse in area 200/2220 pb in vista dei timori post-elettorali del 21 settembre. Cogliere anche al balzo l’occasione di storno dell’oro (causa margin calls) per continuare ad accumulare e portare la percentuale in portafoglio almeno al 10%. Il tutto, ribadisce Cesarano, sul presupposto che le banche centrali faranno di tutto per invertire i cali che di tanto in tanto ci sono sui mercati e, come dimostrato già da aprile in poi, hanno ancora ampio potere per farlo.
Occhio all’oro
La ricetta rimane stampare moneta e questo rende lo scenario per l’oro sempre più roseo su un orizzonte anche oltre l’anno con target intorno ai 2000 dollari l’oncia in 12 mesi e 2500 entro 2 anni. Cesarano ha calcolato questi target ipotizzando una crescita del M2 globale incontro ai livelli degli ultimi 10 anni e immaginando un rapporto mkt cap oro/M2 costante ai livelli attuali. Da considerare infine un ulteriore vantaggio dell’oro: il prezioso rappresenta uno degli asset meno volatili attualmente disponibili.