Opzioni non scontano, per ora, imminente crollo dei mercati. Anche se… (trader)
L’andamento decisamente volatile registrato nella mattinata dell’ultima seduta mensile ha scatenato le reazioni di molti operatori di Borsa, soprattutto in Europa colpita da pesanti ordini di vendite nelle prime due ore di contrattazioni.
Per capire se siamo di fronte a un semplice ritracciamento o al possibile inizio di un affondo più corposo dei mercati abbiamo intervistato The Killer, acronimo utilizzato da un trader del forum di Finanzaonline.com, che già nelle passate settimane aveva espresso la sua opinione sulla sostenibilità del rally americano. Vedi a tal proposito articolo Trader in attesa del big short di Wall Street.
Germania, fari puntati su Dax e Deutsche Bank
“L’andamento di Deutsche Bank dimostra come, pur appartenendo a una nazione virtuosa, il business del settore bancario sia in grande difficoltà, anche, ma non solo, a causa dei livelli dei tassi praticamente azzerati. Quello che preoccupa maggiormente è che la società sembra abbia spostato l’attenzione sugli utili già contabilizzati e andati in sofferenza. La giornata di oggi (30 settembre 2016, ndr) è fondamentale sia per un incrocio grafico molto importante, sia per un set-up che coincide tra l’altro con la fine del mese di settembre che potrebbe proiettarci verso un finale di anno tutto in discesa sia sul titolo, sia sull’indice tedesco Dax“.
Queste le parole utilizzate dall’esperto specializzato nel trading su opzioni che ha sottolineato come il mercato, a suo avviso, non sconti ancora uno scenario neutro-negativo: “La parte bassa della curva sconta una volatilità in crescita moderata. Secondo il mio parere la crescita della volatilità, magari già nelle prossime giornate, sarà molto ripida creando qualche apprensione sul mercato obbligazionario, magari evidenziando il rischio di qualche possibile default di un Paese periferico attualmente ancora non scontato dagli operatori”.
In Italia attenzione alle elezioni del 4 dicembre
Sul mercato italiano la variabile elezioni potrebbe condizionare le scelte dei gestori, italiani ed internazionali, e tenendo presente la data per le consultazioni fissata per i primi di dicembre, alcuni operatori potrebbero fare una fuga in avanti anticipando le vendite. “Il Turning point per il mercato italiano potrebbe comunque avvenire nel mese di marzo 2017“.
I livelli operativi da monitorare su FtseMib, Dax e Dow Industrial
Il trader ha concluso la sua intervista citando i livelli operativi che sta monitorando e che, se violati, potrebbero a suo avviso scatenare l’Orso in Borsa: “Sto guardando con molta attenzione quota 15.700 punti di indice FtseMib. Per il Dax il livello chiave è posizionato in area 9.900 punti, mentre per l’America attenzione a quota 17.790 punti di indice Dow. Se dovessero cedere questi valori potremmo assistere all’inversione di medio e lungo termine dei mercati”.