Obama detta la cura per gli Stati Uniti, le Borse iniziano la seduta col piede giusto
Torna un po’ di sereno sui listini del Vecchio Continente dopo la frenata di ieri, dettata soprattutto dall’inaspettata flessione del Pil britannico, calo dello 0,5% nel quarto trimestre 2010. Una nuova discesa in recessione, che l’Ufficio di statistica nazionale del Regno Unito ha attribuito all’eccezionale ondata di maltempo che ha investito il Paese durante lo scorso autunno. La caduta del Pil Uk si è sentita anche a Wall Street dove il Dow Jones ha chiuso appena sotto la parità, segnando un -0,03% a 11.976 punti. Nei primi scambi di giornata a Piazza Affari il Ftse Mib guadagna lo 0,58% a 22.074 punti, mentre il Ftse All Share avanza dello 0,60% a quota 22.703. Bene anche gli altri listini: Parigi guadagna lo 0,68%, Francoforte lo 0,56%, Londra lo 0,51%.
Ieri il mondo si è fermato ad ascoltare il discorso di Barack Obama sullo Stato dell’Unione. Il presidente americano ha annunciato un congelamento della spesa pubblica che dovrebbe avere un impatto positivo sul maxi debito pubblico di 350 miliardi di euro entro il 2015. Il congelamento però non riguarderà le pensioni, la sanità pubblica e la scuola. Ma il nocciolo del discorso di Obama è incentrato sul lavoro, che sarà il tema dominante che accompagnerà la prossima corsa alla Casa Bianca.
Gli Stati Uniti saranno anche oggi la bussola dei mercati. Stasera, infatti, gli investitori attendono lumi dalla prima riunione 2011 del Fomc, il braccio monetario della Federal Reserve. “Non ci aspettiamo novità né sul fronte tassi né su eventuali modifiche al QE2”, commentano gli esperti di Mps Capital Services. Per gli economisti della banca senese sarà però interessante vedere se la Fed “prenderà atto dei miglioramenti dell’economia delle ultime settimane, confermando nel comunicato l’impegno a mantenere i tassi bassi per un esteso periodo di tempo”.
Un altro appuntamento atteso dagli investitori è fissato per venerdì 28 gennaio, quando verrà pubblicato il Pil Usa del quarto trimestre, che nella lettura anticipata dovrebbe mostrare un progresso del 3,5%. Oggi, infine, inizia a Davos il World Economic Forum, dove è atteso il gotha dell’economia mondiale. Tra gli ospiti più illustri sono attesi Nicolas Sarkozy, David Cameron, Tim Geithner. Tra gli italiani arriveranno Giulio Tremonti, Alessandro Profumo e Corrado Passera.