Borse europee in balia del nervosismo, raffica di vendite su banche spagnole e italiane
Borse europee in balia del nervosismo in tarda mattinata. Mentre Parigi e Francoforte oscillano attorno alla parità, Londra arretra dello 0,59% e Madrid dell’1,37%. Piazza Affari, che aveva iniziato le contrattazioni in terreno positivo, ha virato al ribasso: il Ftse Mib cede l’1% e il Ftse All Share lo 0,92%. E’ in atto una raffica di vendite sui titoli delle banche italiane e spagnole. Mps accusa una flessione di oltre il 4%, Bpm del 3,18% e Banco Popolare del 2,9%. Intesa Sanpaolo, inoltre, cede il 2,9%, Ubi il 2,4% e Unicredit il 2,77%. A Madrid la musica non cambia: le Santander perdono il 2,63%, le BBVA il 2,85% e le Banco Popular il 2,04%.
A destare preoccupazione è l’annuncio del governo di Madrid di un piano per ricapitalizzare le casse di risparmio, vero tallone d’Achille del sistema creditizio iberico. Il piano di rafforzamento del settore finanziario è un nuovo passo verso la ristrutturazione delle banche e delle Casse di deposito, ma esigerà una maggiore copertura di capitale come annunciato ieri dal vicepremier all’Economia, Elena Salgado, in una conferenza stampa convocata ad horas. Obiettivo del piano, di cui riferisce la pagina web de El Mundo, è ristabilire la fiducia dei mercati nel sistema finanziario. Una delle misure che intende introdurre il governo è l’aumento del core capital rispetto agli attivi ponderati di rischio, elevandolo dall’attuale 6% all’8% per tutti gli enti finanziari; anche se sarà superiore per gli enti non quotati in Borsa, che non hanno una presenza di investitori privati o hanno una dipendenza di finanziamento dai mercati superiore al 20% dei propri attivi.
La copertura dell’8% entrerà in vigore a partire dal 2013, rispetto al 7% indicato dall’accordo di Basilea III per il 2019. Secondo gli analisti citati da El Pais, le necessità minime di ricapitalizzazione di banche e casse di deposito spagnole sarebbero di 12 miliardi di euro, avendo come punto di riferimento gli stress test del 2010. Nel prossimo settembre, la Banca di Spagna valuterà la ricapitalizzazione di tutti gli enti e indicherà quali sono quelli che non hanno una prospettiva ragionevole di reperire sui mercati il capitale richiesto nei tempi previsti. In tal caso, interverrà il Fondo pubblico di Ristrutturazione Ordinata Bancaria (Frob) a iniettare capitali, in cambio di un piano di ristrutturazione che dovrà essere approvato dal Ministero dell’Economia. Nel caso delle banche, il Frob potrà acquisire azioni in maniera temporanea. La Banca di Spagna ha chiesto in passato mani libere all’esecutivo per poter designare consiglieri negli organi di governo delle casse di risparmio ristrutturate con danaro pubblico.
È probabile che le nuove misure siano approvate dal consiglio dei ministri di venerdì, assieme alla prevista riforma delle pensioni, con o senza accordo con sindacati e parti sociali. Il governo punta, infatti, a chiudere il pacchetto di riforme prima dell’incontro bilaterale con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, previsto per il prossimo 3 febbraio a Madrid. Le casse di risparmio sono considerate dalle agenzie di rating l’anello debole del sistema finanziario spagnolo, dopo l’esplosione della bolla immobiliare nel 2008 che ha lasciato loro in eredità importanti attivi tossici. Il governo del premier socialista Josè Luis Zapatero ha avviato da due anni, d’accordo con il principale partito d’opposizione, il Pp, un piano di ristrutturazione,di ricapitalizzazione e di fusione delle cajas – ora ridotte da 40 a 17 – che le nuove misure puntano a finalizzare. E a giorni potrebbe arrivare la svolta.