Nvidia: trionfo utili con febbre chip per l’AI. Titolo schizza a Wall Street: i nuovi target price
Nvidia ha fatto di nuovo la gioia di Wall Street: il titolo del produttore di chip che più di tutti sta beneficiando della grande scommessa sull’AI è balzato alla vigilia del 16%, brindando alla pubblicazione di una trimestrale che non solo non ha deluso il consensus degli analisti, ma che ha confermato utili e un fatturato da sogno, superiori alle attese
Superiore alle attese anche l’outlook annunciato dalla Big Tech Usa, componente illustre del club dei Magnificent 7.
I mercati hanno premiato il titolo, con tanto di effetto contagio positivo sulle azioni, in generale, delle società hi-tech.
Il risultato è stato un rally del Nasdaq Composite pari a +2,96%, che ha permesso al listino dei titoli tecnologici di chiudere la seduta migliore dal febbraio del 2023 e di avvicinarsi, anche, al valore di chiusura record di 16.057,44 punti, testato nel novembre del 2021.
Il Nasdaq ha infatti chiuso la giornata di contrattazioni a quota 16.041,62 punti.
I boom di buy hanno portato inoltre l’indice benchmark di Wall Street S&P 500 a mettere a segno un rialzo del 2,11%, incassando il guadagno più forte dal gennaio del 2023.
- Miracolo Nvidia: in tre anni titolo +441%. I nuovi target price sul titolo
- Nvidia: trimestrale da sogno con fatturato +265% e eps +765%
- Scommessa AI, IG: altro che bolla, la rivoluzione è appena comunciata
- Utili Nvidia, il commento di Global X
- eToro: nuovo paradigma nell’era dell’intelligenza artificiale
- Le sfide di Nvidia: le Big Tech Usa iniziano a sviluppare propri chip per l’AI
Miracolo Nvidia: in tre anni titolo +441%. I nuovi target price sul titolo
Il titolo Nvidia, forte dei conti record appena pubblicati, si è confermato peso massimo di Wall Street.
Il rally pari a +16,40% della giornata di ieri ha portato le azioni NVDA a guadagnare l’8,16% nell’ultima settimana, il 28% circa in un mese, il 59% circa dall’inizio del 2024, più del 237% in un anno e oltre il 441% negli ultimi tre anni.
E la buona notizia è che la febbre di buy sul titolo è lontana dall’essersi conclusa. A confermarlo, sono stati ieri alcuni stessi analisti, come quelli di JPMorgan e Bank of America che, dopo la diffusione dei conti da parte della Big Tech Usa, hanno annunciato di aver rivisto al rialzo i precedenti target price sfornati sul titolo.
JPMorgan ha così alzato il prezzo obiettivo sulle azioni Nvidia da $650 a $850, mentre Bank of America Global Research ha alzato il target price dai precedenti $800 a $925.
Il titolo Nvidia, che aveva chiuso la sessione di due giorni fa, prima della diffusione della trimestrale, a quota $674,72 ha terminato la seduta di ieri, grazie al balzo di oltre il 16%, a 785,38 dollari.
Il rally successivo alla pubblicazione dei risultati di bilancio è stato tale da far balzare la capitalizzazione della Big Tech di 277 miliardi di dollari, permettendo il raggiungimento di un’altra pietra miliare.
Nvidia ha riportato il balzo giornaliero in una sola sessione, in termini di valore di mercato, più imponente della storia di Wall Street.
Nvidia: trimestrale da sogno con fatturato +265% e eps +765%
Tornando ai conti del colosso americano dei chip, Nvidia ha visto il fatturato del quarto trimestre (fiscale) terminato il 28 gennaio del 2024 salire a $22,1 miliardi, in rialzo del 22% rispetto al terzo trimestre fiscale e di +265% su base annua.
L’utile per azione diluito GAAP, si legge nel comunicato del gruppo, si è attestato a $4,93, in crescita del 33% su base trimestrale e di ben il 765% su base annua.
Boom anche per l’eps diluito no-GAAP, pari a $5,16, in rialzo del 28% su base trimestrale e del 486% su base annua.
Nell’intero anno fiscale 2024, il fatturato è volato del 126%, a $60,9 miliardi.
L’eps GAAP è stato di $11,93, in crescita del 586% rispetto all’anno fiscale 2023 mentre l’eps diluito no GAAP si è attestato a $12,96, con un balzo del 288% su base annua.
La grande febbre esplosa sull’AI si è confermata il motore di crescita di questa Big Tech Usa, prossima ormai a entrare nell’Olimpo delle società quotate in Borsa che possono vantare una capitalizzazione di $2 trilioni, dopo aver superato nell’arco di pochi giorni il valore di mercato di altri due titani dei Magnificent 7: Amazon e Alphabet.
La regina dell’AI è riuscita a scalare la classifica delle Big Tech, spodestando Alphabet dalla terza posizione, e rimanendo indietro in termini di valore di mercato soltanto rispetto a Microsoft, la prima in assoluto della lista, e rispetto al colosso dell’iPhone Apple.
In tutto questo, la grande paura di una delusione per gli utili di Nvidia non si è materializzata.
Piuttosto, il colosso ha battuto le stime, visto che l’eps del quarto trimestre del 2023 di $5,16, su base adjusted, è stato decisamente superiore ai $4,64 attesi dal consensus, così come il fatturato, a $22,10 miliardi, ha superato i $20,62 miliardi previsti.
Per quanto riguarda l’outlook, Nvidia ha annunciato di prevedere per il trimestre attuale un fatturato pari a $24 miliardi, dunque superiore ai $22,2 miliardi stimati dal consensus degli analisti.
Vale la pena ricordare che i conti annunciati confermano come Nvidia abbia incassato utili e un fatturato a livelli record per il terzo trimestre consecutivo.
Scommessa AI, IG: altro che bolla, la rivoluzione è appena comunciata
Non potevano di conseguenza mancare le reazioni positive degli analisti alla diffusione degli utili di Nvidia, in un momento – che va avanti tra l’altro da molto tempo – che vede molti porsi i seguenti interrogativi:
la febbre per l’AI è eccessiva? I titoli dei colossi che stanno beneficiando di questa grande scommessa sono stati gonfiati in modo esagerato dalla raffica di buy scattata fino a oggi, e sono ormai a premio sia rispetto ai fondamentali che rispetto alle prospettive di crescita?
In realtà, secondo qualcuno, “la risposta dei numeri di Nvidia è stata strabiliante e il messaggio arriva forte e chiaro: il mercato dell’IA non è in bolla ma anzi la rivoluzione dell’IA è solamente cominciata“.
Il commento è firmato da Filippo Diodovich di IG, che ha risposto anche all’altra domanda cruciale:
“Dove può arrivare Nvidia?”.
Ricordando quella soglia di $1 trilione testata lo scorso anno, Diodovich di IG ha fatto notare che “a giugno la valutazione del gruppo aveva raggiunto i $1000 miliardi”, mentre “nelle scorse settimane la capitalizzazione è salita fino a $1800 miliardi superando Amazon e Google/Alphabet”.
Una corsa, quella delle azioni, che fa sì che ora Nvidia punti al nuovo target di $2 trilioni.
“Con le performance attuali Nvidia mette nel mirino i $2000 miliardi per diventare la terza società più capitalizzata al mondo (Microsoft è la prima con $3000 miliardi, seconda Apple con $2800 miliardi)”, ha sottolineato Diodovich, che ha scansato anche le preoccupazioni di chi ritiene che l’exploit dei titoli AI sia diventato ormai eccessivo.
Le nostre prospettive sono positive per Nvidia e per tutte le società coinvolte nel mondo dell’intelligenza artificiale. Per Nvidia crediano che nel medio periodo l’obiettivo dei $900 possa essere raggiunto. Aspettative positive inoltre su AMD, Microsoft, Alphabet, IBM e Palantir Tech.
Insomma, altro che rischio bolla.
Utili Nvidia, il commento di Global X
In particolare Tejas Dessai, Technology Analyst di Global X, ha messo in evidenza come Nvidia abbia dimostrato di riuscire a portare avanti “la sua straordinaria corsa per un altro trimestre”.
Tutto questo grazie all’exploit del business dell’AI (artificial intelligence, intelligenza artificiale).
“Il risultato è stato ancora una volta trainato dalla crescita esplosiva del segmento Data Center, che fornisce processori AI per i grandi provider di data center, gli hyperscaler e altre aziende, con un aumento dei ricavi del 409% su base annua. Il ritmo di crescita ci dà la certezza che questo ciclo di investimenti è ben lontano dal concludersi”.
Non solo.
Dessai ha messo in evidenza che “sorprendentemente, anche il segmento Gaming rimane abbastanza resiliente e in crescita, con ricavi in aumento di quasi il 56% su base annua”, fattore che porta Global X a ritenere che “le stime continueranno a essere riviste al rialzo nei prossimi due trimestri, man mano che tutti i segmenti di prodotto mostreranno uno slancio accelerato”.
“Stiamo assistendo a una fase di enorme disruption – ha fatto notare l’analista – Nei prossimi anni, per far fronte alla rapida adozione dell’IA generativa, i chip dei datacenter dovranno essere sostituiti per un valore di trilioni di dollari. Si tratta di un enorme opportunità di mercato per Nvidia e, data la sua posizione preminente nel settore dei chip AI di alta qualità, riteniamo che continuerà a dominare questo spazio fino al 2030″.
Inoltre, “oltre ai processori AI, l’ampia offerta dell’azienda, comprese le soluzioni di rete, la posiziona in modo interessante per monetizzare il panorama del computing che sta emergendo”.
E ancora, hardware a parte, “la posizione di Nvidia è rafforzata dalla sua piattaforma CUDA, che consente agli sviluppatori di AI di distribuire carichi di lavoro in modo efficiente e di lavorare con cluster di GPU. Questo lato software è piuttosto unico e aiuta l’azienda a difendere la sua posizione nel mercato, creando allo stesso tempo una certa fedeltà e una facile integrazione degli sviluppatori nella nuova generazione di chip”.
Dessai ha confermato l’ottimismo nei confronti della solidità del business di Nvidia segnalando che “la richiesta di chip da parte di aziende e governi sembra tale da poter mantenere la domanda elevata per almeno altri 3 o 4 trimestri, prima di vedere segni di rallentamento della crescita”.
“Inoltre, riteniamo che l’opportunità dei chip AI si estenda ben oltre i data center, essendo destinata a entrare negli smartphone, nei laptop, nei sistemi IOT, nella robotica, nei dispositivi medici, nelle automobili, con ampio spazio per altre aziende più piccole che potranno catturare e servire il mercato”.
Insomma, un mare di possibilità per l’AI, che si tradurrà in un mare di opportunità anche per Nvidia, che più di tutte sta riuscendo a cavalcare la febbre per l’intelligenza artificiale.
eToro: nuovo paradigma nell’era dell’intelligenza artificiale
A mettere in evidenza la forza di Nvidia è stato anche Gabriel Debach, market analyst di eToro, che ha commentato quelli che ha definito, per il gigante delle GPU, “risultati trimestrali da urlo”, che hanno smentito “qualsiasi dubbio sulla sua straordinaria forza”.
Tanto che ormai “i numeri e le dichiarazioni del suo CEO stanno catalizzando l’attenzione maniacale su Wall Street, sottolineando un nuovo paradigma nell’era dell’intelligenza artificiale”.
“In analogia con le bolle passate – ha commentato Debach – mettere in discussione la ragionevolezza delle valutazioni sembra quasi un’eresia. Negli anni ’60, il tema della crescita era simile, con titoli come IBM considerati un must in qualsiasi portafoglio”.
Gabriel Debach ha fatto notare che, “nella conference call con gli analisti, il CEO Jensen Huang ha dichiarato che la domanda per i nuovi prodotti Nvidia supererà l’offerta per il resto dell’anno”.
Praticamente, “nonostante l’offerta stia crescendo, la domanda non mostra segni di rallentamento”.
Tutto si spiega con il booom dell’“intelligenza artificiale generativa”, che “ha aperto un nuovo ciclo di investimenti, portando a un raddoppio della base installata di data center nel mondo nei prossimi cinque anni, con un’opportunità di mercato annuale di centinaia di miliardi di dollari”.
L’analista di eToro ha ricordato che “aziende del calibro di Amazon, Meta Platforms, Microsoft e Google rappresentano quasi il 40% delle entrate di Nvidia, poiché investono in hardware per l’informatica AI” e che “l’accordo annunciato con Cisco questo mese offre a Nvidia un nuovo canale di distribuzione”.
“Non sembra che la paura di un rallentamento economico abbia spazio in questo settore. La magnificenza di Nvidia continua a brillare, e molti investitori potrebbero aver la sensazione che la nave non sia ancora salpata. Inoltre, va notato che nelle ultime 40 pubblicazioni trimestrali, la società ha deluso le aspettative solo in tre occasioni”.
Le sfide di Nvidia: le Big Tech Usa iniziano a sviluppare propri chip per l’AI
I chip di Nvidia, progettati in modo specifico per i server AI, vengono considerati di fatto materia prima indispensabile per le Big Tech Usa e del mondo e per i relativi chatbot basati sull’intelligenza artificiale, come il chatbot ChatGPT di OpenAI, che ha certificato l’ingresso di Microsoft nell’arena dell’AI, dando il via ufficiale, all’inizio del 2023, della grande scommessa sul business AI da parte dei produttori di chip.
Quella che viene definita ormai come una società invincibile fa fronte tuttavia anche a diverse sfide, non ultima la competizione più agguerrita rappresentata dalla sua rivale numero uno, ovvero dal gruppo produttore di semiconduttori AMD (Advanced Micro Devices), che sta investendo in modo significativo nella produzione dei suoi chip per l’AI, che includono il nuovo processore MI300X.
AMD ha tra l’altro sbandierato con orgoglio questo suo fiore all’occhiello, affermando che il suo chip è capace di sostenere alcuni carichi di lavoro in misura migliore rispetto ai chip H100 di Nvidia.
Dal canto suo, Nvidia ha sconfessato il paragone, sostenendo che il test lanciato dalla rivale non fosse completo.
Tra le rivali di Nvidia spicca anche il colosso dei semiconduttori americano Intel.
L’altra sfida per la Big Tech è rappresentata dall’intenzione dei suoi stessi clienti di iniziare a sviluppare propri chip specializzati per l’intelligenza artificiale.
Si tratta dei giganti che compongono il club dei Magnificent 7, come Amazon, Google, Meta, Microsoft e Tesla, determinati a sviluppare semiconduttori propri per non dipendere in modo eccessivo dai fornitori.
Ma Nvidia non ha dal canto suo alcuna intenzione di sottovalutare le minacce in arrivo tanto che, stando ad alcune indiscrezioni rilasciate da Reuters, i suoi vertici avrebbero incontrato già i dirigenti di Alphabet, Amazon, Meta, Microsoft e OpenAI per considerare la produzione di chip ad hoc per ciascuna di queste Big Tech Usa.