Notizie USA Nvidia perde il tocco magico, boom vendite chip AI non scalda Wall Street. Le parole del ceo Huang

Nvidia perde il tocco magico, boom vendite chip AI non scalda Wall Street. Le parole del ceo Huang

27 Febbraio 2025 09:25

Le vendite di chip AI danno ancora sprint a ricavi e profitti di Nvidia che toccano nuovi livelli record. I riscontri vanno oltre le attese di Wall Street, ma nell’after hour la reazione del titolo è stata nervosa con gli investitori che continuano a guardare con incertezza alle sfide future per il colosso di Santa Clara.

Ricavi e utili trimestrali oltre attese

Nel trimestre chiuso al 31 gennaio il gigante dei chip ha riportato un utile per azione (EPS) di $ 0,89 e ricavi di $ 39,3 miliardi. Battute, anche se non di molto, le attese. Il consensus degli analisti di Wall Street si aspettava un EPS di $ 0,84 su ricavi di $ 38,2 miliardi. Nel dettaglio Nvidia ha registrato un fatturato trimestrale record di 39,3 miliardi, in aumento del 12% rispetto al terzo trimestre e in crescita del 78% anno su anno. A fare da traino ancora una volta è la domanda legata all’intelligenza artificiale con i ricavi Data Center pari a 35,6 miliardi di dollari (consensus era 34 mld), in aumento del 16% rispetto al terzo trimestre e del 93% rispetto all’anno precedente.
L’utile netto rettificato ha toccato i 22,07 miliardi, in aumento del 72% rispetto all’anno precedente.

Sull’intero esercizio fiscale chiuso al 31 gennaio il fatturato tocca i 130,5 miliardi di dollari, in crescita del 114% rispetto all’anno precedente. L’utile netto è schizzato a 72,88 mld (+145%). Il margine lordo ammonta al 75%, in aumento di 2,3 punti.

Huang: “L’AI sta avanzando alla velocità della luce”

Il ceo Jensen Huang sottolinea che la domanda è rimasta forte nonostante le preoccupazioni che DeepSeek della Cina potrebbe ostacolare la crescita. “Abbiamo incrementato con successo la produzione su larga scala dei supercomputer Blackwell AI, realizzando miliardi di dollari di vendite nel trimestre”, ha affermato il ceo Jensen Huang. “L’AI sta avanzando alla velocità della luce mentre l’AI agentica e l’AI fisica preparano il terreno per la prossima ondata di AI che rivoluzionerà le industrie più grandi”.

Secondo il cfo Colette Kress, i provider di servizi cloud hanno rappresentato il 50% dei ricavi del data center di Nvidia nel trimestre.

Le stime per il trimestre in corso

Le previsioni di Nvidia per il primo trimestre dell’anno fiscale 2026 sono di un fatturato a 43 miliardi di dollari, più o meno il 2%, anche in questo caso meglio rispetto ai 42 miliardi del consensus. I margini lordi GAAP e non GAAP sono visti rispettivamente del 70,6% e del 71%, più o meno 50 punti base.
Le spese operative GAAP e non GAAP rispettivamente a circa 5,2 miliardi di dollari e 3,6 miliardi di dollari.

Inoltre Nvidia fa sapere nel suo report trimestrale che oramai é diventata il punto di riferimento del mercato con l’annuncio della sua partnership per il progetto Stargate da 500 miliardi di dollari e il 75% dei supercomputer nella lista dei Top500 globali é basato proprio sulla tecnologia di Nvidia.

Nvidia annuncia anche che arriverà una prossima ondata di sviluppo AI, questa volta quella rivolta alle industrie più grandi portando ulteriori novità nel settore.

Nvidia non scalda più gli investitori: pesa il fattore DeepSeek

Nell’ultimo mese Nvidia ha sofferto a Wall Street pagando lo sviluppo da parte della startup cinese DeepSeek di modelli di intelligenza artificiale utilizzando chip Nvidia meno potenti rispetto ai suoi rivali statunitensi, mettendo in dubbio se le aziende Big Tech stiano investendo troppo nell’intelligenza artificiale.
Lo scorso 27 gennaio il titolo Nvidia ha ceduto in una sola seduta il 17%, mettendo a segno il maggior crollo di sempre per una singola azienda in termini di capitalizzazione di mercato (quasi 600 miliardi di dollari andati in fumo).

Ai livelli attuali (131 $) Nvidia segna un saldo negativo da inizio anno (-2% circa) e ben lontano dai massimi storici toccati il 7 gennaio (153,13 $). Allargando lo sguardo ad oggi le quotazioni stazionano agli stessi livelli di giugno 2024, quindi negli ultimi 8 mesi la spinta propulsiva del titolo ha subito una battuta d’arresto dopo l’ascesa esponenziale dell’anno e mezzo precedente.
Il sentiment degli analisti sul titolo rimane decisamente positivo, con 69 “buy”, 7 “hold” e 1 “sell”. Il prezzo obiettivo medio è di 174 dollari, ossia con un potenziale rialzo del 32% rispetto ai livelli attuali.