Auto elettriche: ridotti i dazi previsti sui veicoli prodotti in Cina, per Tesla calano al 9%
Ritoccate le tariffe imposte dall’Unione europea all’importazione di auto elettriche in arrivo dalla Cina. E’ questa la novità che arriva nell’ambito dell’inchiesta antisovvenzioni in corso della Commissione europea che ha reso noto alle parti interessate la decisione di imporre dazi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) dalla Cina, a seguito delle osservazioni ricevute dalle parti interessate.
Tutto nasce da un’indagine, annunciata da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, nel settembre del 2023 durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione europea. Un’indagine che muove dalle crescenti preoccupazioni, per il recente e rapido aumento delle esportazioni di veicoli elettrici a basso prezzo dalla Cina verso l’UE. La Commissione ha consentito a tutte le parti interessate, compresi il governo cinese e le aziende/esportatori, di presentare le loro osservazioni, prove e argomentazioni.
UE rivede dazi per auto elettriche dalla Cina
Ora arriva il progetto di conclusioni definitive – che sono ancora soggette a modifiche in base alle osservazioni motivate delle parti interessate. In esso si prevede un leggero adeguamento delle aliquote del dazio proposte in base alle osservazioni circostanziate sulle misure provvisorie ricevute dalle parti interessate, nonché la conclusione delle fasi dell’inchiesta che non erano ancora state portate a termine nella fase provvisoria:
Nel dettaglio la Commissione Ue ha deciso che i veicoli elettrici prodotti da Tesla in Cina saranno ora soggetti a dazi del 9% sulle importazioni nell’UE. Si tratta di una riduzione rispetto all’aliquota prevista inizialmente e pari al 20,8%, che l’UE aveva indicato in una precedente decisione di luglio. Bruxelles ha precisato di aver preso la decisione di concedere a Tesla un’aliquota di dazio individuale ridotta in quanto esportatore dalla Cina.
La decisione è stata presa dopo che il produttore di veicoli elettrici di Elon Musk ha presentato all’UE una “richiesta motivata” di ricalcolare i dazi previsti sui suoi veicoli elettrici prodotti in Cina per riflettere le sovvenzioni specifiche che l’azienda riceve in Cina.
Per BYD la tariffa di importazione viene ridotta dal 17,4% al 17%, per Geely dal 19,9% al 19,3%, per SAIC dal 37,6% al 36,3%. Ma non solo. La Commissione ha deciso che le altre aziende che collaborano con l’UE nell’ambito dell’indagine sulle pesanti sovvenzioni cinesi ai veicoli elettrici dovranno pagare tariffe del 21,3%, un’aliquota superiore a quella del 20,8% che le aziende che collaborano avrebbero dovuto affrontare in base alla precedente decisione dell’UE di luglio. Per quelle che non collaborano, i dazi all’importazione saranno del 36,3%, in calo rispetto al precedente 37,6%.
L’Ue ha anche precisato che le parti interessate hanno la possibilità di richiedere audizioni con i servizi della Commissione il prima possibile e di fornire osservazioni entro 10 giorni.
Successivamente, dopo aver preso in considerazione le osservazioni delle parti interessate, la Commissione presenterà la determinazione finale agli Stati membri, che voteranno e il voto avrà effetto vincolante. Le misure definitive devono essere istituite entro 4 mesi dall’istituzione dei dazi provvisori. Un regolamento di esecuzione della Commissione, contenente le conclusioni definitive dell’inchiesta, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale entro il 30 ottobre 2024 (al massimo entro 13 mesi dall’apertura) e le eventuali misure saranno in vigore per 5 anni, prorogabili su richiesta motivata e successivo riesame.