Notizie Notizie Mondo Nuovo report shock Nikola, CNH drizzerà antenne? Tesla dei camion è una frode, fondatore Milton un bugiardo seriale

Nuovo report shock Nikola, CNH drizzerà antenne? Tesla dei camion è una frode, fondatore Milton un bugiardo seriale

11 Settembre 2020 14:03

Titolo Nikola in caduta libera a Wall Street, dopo la pubblicazione di un report firmato dallo short seller Hindenburg Research. Feroce l’attacco che la società di ricerca ha sferrato a quella che spesso viene considerata come la nuova Tesla dei camion all’idrogeno.

Nikola è una società produttrice di camion ibridi, una start up, che è nata a Phoenix, in Arizona.

CEO of Nikola Motor Company, Trevor Milton is photographed for Forbes.com on July 29, 2019 in Phoenix, Arizona. PUBLISHED IMAGE. CREDIT MUST READ: Tim Pannell/The Forbes Collection via Contour RA. (Photo by Tim Pannell/The Forbes Collection via Contour RA by Getty Images)

Il debutto sul Nasdaq è avvenuto dopo che gli investitori hanno approvato un’operazione di fusione inversa con VectoIQ.

L’Ipo ha permesso al gruppo di superare in termini di valore di Borsa “Ford e FCA”, particolare osannato subito dal fondatore Trevor Milton.

 

Nikola interessa al mondo ma anche, in particolare, all’Italia, e in particolare a CNH Industrial. Iveco è infatti tra gli azionisti della società americana e il partner con cui verrà lanciata in Europa, il prossimo anno, Nikola Tre. Il modello sarà realizzato in Germania, nello stabilimento della casa torinese. Non è un caso che lo stesso titolo CNH Industrial sia stato spesso condizionato dalla performance dell’azione Nikola. Oggi l’azione CNH è in lieve rialzo, +0,20%, e si smarca dal trend negativo di Nikola, che ieri ha ceduto l’11%.

E’ accaduto proprio di recente, quando CNH ha segnato un recupero proprio grazie al boom di buy sul titolo scambiato a New York, volato fino a +40%. Boom alimentato da una notizia vera, si può dire, nel senso che Nikola ha beneficiato quel giorno della notizia relativa alla partnership strategica con General Motors.

In base ai termini dell’accordo, GM deterrà una quota dell’11% di Nikola. L’intesa prevede come primo step la produzione del Nikola Badger, pickup completamente elettrico e con celle a combustibile a idrogeno. Il rally scatenato ha lasciato poi il posto al sell off nella sessione di ieri, a seguito della pubblicazione del report di Hindenburg Research, che ha accusato Nikola di essere “una frode intricata costruita su decine di menzogne”.

QUI IL REPORT COMPLETO

“Abbiamo raccolto prove sufficienti e dettagliate – incluse registrazioni di conversazioni telefoniche, SMS, email private, fotografie scattate di nascosto – che mettono in evidenza decine di false dichiarazioni rilasciate dal fondatore Trevor Milton. Non abbiamo mai visto un inganno di una tale portata da parte di una società quotata in Borsa, specialmente di questa dimensione”.

Tra le rivelazioni shock che hanno affossato le quotazioni del gruppo, c’è la seguente: “Trevor ha detto che i quartieri generali di Nikola hanno a disposizione pannelli solari da 3,5 megawatt sui loro tetti. Foto scattate dall’alto sul tetto e successive voci di mercato mostrano invece che questi pannelli solari non esistono”. Ancora: “nel podcast di luglio del 2020, Trevor disse, a proposito del camion Nikola Tre: “Cinque di questi camion stanno uscendo proprio ora dalla linea di assemblaggio dell’impianto Ulm in Germania’. Ma un portavoce di Bosch, il gruppo manifatturiero partner nella produzione dei camion, ha confermato questo mese che nessun camion è stato ancora prodotto”.

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La sfilza delle rivelazioni shock sulla presunta bufala Nikola continua: “A un certo punto Nikola ha detto di avere dei propri pozzi di gas naturale. Ma non c’è alcuna prova di questo nei documenti della società. Alla fine, le stesse dichiarazioni (del gruppo) sono state rimosse dal sito di Nikola”. Inoltre, “i principali partner e sostenitori di Nikola stanno smobilizzando il titolo in modo aggressivo. Worthington, Bosch e ValueAct hanno tutti venduto le sue azioni. Worthington ha venduto $237 milioni di azioni nell’arco di due sedute a luglio e altre $250 milioni ad agosto. Crediamo che ormai sappiano esattamente che tipo di compagnia sia Nikola e riteniamo che, con la collaborazione con GM che sosterrà il rialzo del titolo, azionisti chiave continueranno a vendere”.

E non finisce qui: “Riteniamo che, con le sue bugie, Trevor Milton sia stato capace di siglare alleanze con alcune delle principali compagnie automobilistiche del mondo, facendo leva sulla loro disperazione di mettersi al passo con quella leadership nel mercato delle auto elettriche che è detenuta da Tesla”.

La risposta dello stesso fondatore Trevor Milton non si è fatta attendere. Facendo riferimento alle decine di milioni di azioni che sono state shortate nell’ultimo giorno o ultimi due giorni, e citando la stessa Hindenburg, Milton ha chiesto: “This is all you got?”. Ovvero: è tutto qui?

Non è però tutto qui per i mercati che, dopo aver colpito Nikola con i sell (-11% nella sessione di ieri, una sessione che ha visto comunque di nuovo capitolare il settore tecnologico e non solo), continuano a essere negativi sull’azione. Il titolo perde infatti in premercato il 3% circa.

Quello di Hindeburg Research non è però il primo report shock che ha fatto infuriare Milton, che si è beccato anche l’appellativo di “clone di Elon Musk”. Qualche mese fa, un articolo pubblicato su Bloomberg ha alimentato forti dubbi sulla bolla Nikola: anche in questo caso, in modo più o meno implicito, al fondatore è stato dato praticamente del bugiardo, visto che il giornalista ha rivelato che, quel camion che venne presentato nel dicembre del 2016 da un Milton entusiasta, ovvero il Nikola One, era un veicolo che, al momento della presentazione, nessuno sarebbe riuscito a guidare, in quanto ancora non operativo. Per non parlare del fatto che mancavano addirittura pezzi al motore. Visto che non ha prodotto nulla, qualcuno ora potrebbe chiamarla la società dei camion fantasma.

Un maxi ordine degli e-camion, comunque, ci sarebbe stato.