Notizie Dati Macroeconomici NFP, a giugno il mercato del lavoro USA si raffredda. Ma non abbastanza per la FED

NFP, a giugno il mercato del lavoro USA si raffredda. Ma non abbastanza per la FED

7 Luglio 2023 15:30

Il mercato del lavoro statunitense si è finalmente raffreddato o almeno è quanto suggerisce il report sull’occupazione (NFP) relativo a giugno inferiore alle stime. Il mese scorso, negli Stati Uniti sono stati creati 209.000 posti di lavoro (escluso il settore agricolo), un numero sotto le attese degli economisti di 240.000 posti. E ben inferiore al numero di maggio, peraltro rivisto da 339.000 a 306.000 unità. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,6% dal 3,7% del mese precedente.

Scendono gli indici USA dopo la pubblicazione del rapporto sull’occupazione, con i future Dow Jones in calo di quasi 90 punti a quota 33.823. In lieve calo anche lo S&P 500 (-0,10%) a 4.408 punti. Il rendimento del Treasury USA a dieci anni in rialzo dello 0,5% sopra la soglia del 4%.

Salari in lieve crescita

I tanto osservati dalla Fed, salari orari medi sono aumentati di 12 centesimi (+0,4%) a 33,58 dollari, rispetto ad un anno fa, sono aumentati del 4,35%. La settimana media lavorativa è aumentata di 0,1 ore a 34,4 ore. La partecipazione della forza lavoro è stata pari al 62,6%, a 0,8% di distanza dai livelli del febbraio 2020, prima dell’inizio della pandemia di coronavirus.

“Molte ombre nel report di giugno sul mondo del lavoro. Salari in crescita. Il Bureau of Labor Statistics (BLS) ha comunicato che, nel mese di giugno, nei settori non agricoli, si è registrato un aumento di 209 mila nuovi posti di lavoro, dato inferiore alle attese del consensus (+225k nuovi impieghi). Il tasso di disoccupazione si attesta al 3,6%  (aspettative al 3,6%).  Riviste fortemente al ribasso le cifre dei mesi scorsi (-110 mila posti di lavoro in totale rispetto alle stime precedenti). Il tasso di partecipazione alla forza lavoro si è attestato al 62,6% (ancora ben lontano dai livelli di febbraio 2020 quando si attestava al 63,3%). I salari medi salgono dello 0,4% m/m (consensus +0,3%). I salari sono saliti del 4,4% a/a (consensus +4,2%, mese precedente al rivisto al rialzo +4,4% a/a).” Scrive in una nota Filippo Diodovich, Senior Market Analyst di IG.

NFP, Dati deboli ma non da cambiare idea alla FED per luglio

La crescita dell’occupazione sarebbe stata ancora più leggera senza un aumento dei posti di lavoro nel governo, che sono aumentati di 60.000 unità, quasi tutti provenienti dai livelli statale e locale. Altri settori che hanno mostrato forti guadagni sono stati la sanità (41.000), l’assistenza sociale (24.000) e l’edilizia (23.000).

Il settore dell’ospitalità e tempo libero, che sono stati il motore di crescita occupazionale negli ultimi tre anni, hanno aggiunto solo 21.000 posti di lavoro nel mese di giugno. Il settore si è notevolmente raffreddato, mostrando solo guadagni contenuti negli ultimi tre mesi. Il settore della vendita al dettaglio ha perso 11.000 posti di lavoro a giugno, mentre i trasporti e lo stoccaggio hanno registrato un calo di 7.000.

NFP a Giugno. Fonte: Tradingeconomics.com

“Era da oltre un anno che le cifre sui non farm payrolls non deludevano le aspettative del mercato.” Secondo Diodovich, “i dati sulla creazione di nuovi posti di lavoro sono risultati deboli e inferiori alle attese e come ulteriore conferma abbiamo avuto anche le forti revisioni al ribasso dei mesi precedenti che abbassano notevolmente la media degli ultimi mesi. Cifre che, secondo Diodovich, potrebbero fare discutere i membri del FOMC se mantenere in essere la pausa nel ciclo di rialzi. Tuttavia la crescita dei salari evidenzia che non si poù abbassare la guardia rispetto alle pressioni inflazionistiche.

“Crediamo che questi dati sul mondo del lavoro statunitense siano un primo segnale di rallentamento del mondo del lavoro non sufficiente tuttavia a fare cambiare idea all’interno della commissione operativa della Federal Reserve per mantenere i tassi inviariati nella riunione del 26 luglio del FOMC. Queste deboli cifre macro possono tuttavia aumentare le probabilità che lo scenario base per i prossimi mesi sia quello di un unico rialzo dei tassi nel mese di luglio.” Conclude Filippo Diodovich, IG.