Notizie Notizie Mondo Big Tech USA Febbre chip-AI sui mercati di tutto il mondo. Titoli Nvidia e AMD ai nuovi massimi storici

Febbre chip-AI sui mercati di tutto il mondo. Titoli Nvidia e AMD ai nuovi massimi storici

19 Gennaio 2024 08:24

TSMC e Meta scatenano la febbre sui titoli chip sui mercati di tutto il mondo, da Wall Street all’Asia, portando le azioni dei colossi americani Nvidia e AMD a balzare a nuovi record della storia.

Focus sull’annuncio di Mark Zuckerberg, ceo di Meta, la Big Tech Usa a cui fanno capo le APP Facebook, Instagram e Whatsapp, che ha reso noto ieri che l’infrastruttura computing del colosso arriverà a includere, entro la fine del 2024, 350.000 processori grafici H100. 

Questo significa che Meta sta investendo miliardi di dollari nei chip fiori all’occhiello di Nvidia: chip che, come indica un articolo della CNBC, sono arrivati a costare più di $40.000 sulla piattaforma eBay, sulla scia di una domanda sempre più febbrile, legata alle prospettive di crescita dell’intelligenza artificiale.

Febbre chip con boom AI: pioggia di buy sui titoli chip di tutto il mondo

Mentre in tutto il mondo, e a Davos in particolare, in occasione del World Economic Forum, si aprono dibattiti e piovono commenti sulle potenzialità e sui rischi dell’intelligenza artificiale, sui mercati finanziari gli investitori vanno al sodo, posizionandosi sulle azioni delle Big Tech e di quelle aziende pronte a crescere grazie allo sviluppo dell’AI.

A dare il “la” alla pioggia di buy, nella sessione di ieri, è stato il colosso taiwanese TMSC, noto per essere il più grande fornitore di chip al mondo, che vede tra i clienti nomi altisonanti del calibro di Apple e della stessa Nvidia.

Taiwan Semiconductor Manufacturing (TSMC) ha annunciato ieri i propri conti, relativi all’ultimo trimestre del 2023, che hanno messo in evidenza utili e un fatturato migliori delle attese.

Ma a scatenare la febbre per i titoli chip è stato soprattutto l’outlook per il 2024 sfornato dal gruppo, improntato all’ottimismo, che ha messo subito il turbo nella sessione della vigilia, prima ai titoli delle società chip quotate sulle borse europee, come ASML Holding, balzata del 4%, poi alle azioni dei giganti americani Nvidia e Intel.

Il risultato è che nella sessione di ieri il sottoindice settoriale dei semiconduttori Philadelphia Semiconductor Index, ha incassato il guadagno più alto dall’11 dicembre scorso.

“Prevediamo che il 2024 sarà un anno di crescita robusta per TSMC”, ha detto il ceo del colosso, citando tra le altre cose “la domanda robusta collegata all’AI”.

La Big Tech taiwanese prevede per il primo trimestre dell’anno un fatturato compreso tra $18  miliardi e $18,8 miliardi, rispetto alle attese di $18,2 miliardi.

Gli analisti di Wedbush hanno commentato le novità di TSMC mettendo in evidenza che l’impressione è che “la fiducia nei confronti dei fondamentali di breve termine sia migliorata in modo significativo nel corso degli ultimi 4-5 mesi”.

Effetto domino TSMC, sfilza di buy in Asia

Gli esperti hanno definito l’outlook del colosso “più bullish”, grazie alla “combinazione tra l’ottimismo verso il crescente contributo che arriverà dall’AI, e l’upgrade delle stime per i trend dei mercati nel corso del 2024

Le azioni adr di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company sono volate così subito dopo le dichiarazioni del gruppo di oltre il 7% a Wall Street,  per poi scattare oggi alla borsa di Taiwan più del 6%, incassando il guadagno più forte in quasi un anno.

L’effetto domino è continuato di fatto in Asia, dove i titoli dei fornitori chiave di chip come Tokyo Electron e Advantest Corp sono schizzati alla borsa di Tokyo di oltre il 5%, portando il mercato globale dei semiconduttori a veder balzare il valore di mercato, nelle ultime ore, a seguito dell’annuncio di TMSC, di 165 miliardi di dollari , secondo i calcoli di Bloomberg.

A Wall Street, in particolare, il titolo AMD ha chiuso al nuovo record di chiusura pari a $162,67 mentre Nvidia ha terminato le contrattazioni a quota $571.07, sulla scia di guadagni che in questo caso sono stati decisamente più contenuti rispetto a quelli che si vedono oggi in Asia, (tra l’1% e il 2%) ma che hanno contribuito comunque a rafforzare la corsa dei due titani.

Le azioni AMD e Nvidia hanno iniziato di fatto il nuovo anno col botto, dopo un 2023 che ha visto i titoli schizzare rispettivamente del 127,6% e del 238,8%.