Nessuna nuova sulla guidance 2008, mercato deluso da Fiat
Il cda Fiat ha approvato oggi i risultati del terzo trimestre con utili netti superiori alle attese di consensus e presentando una revisione verso l’alto delle stime per l’intero 2007. Tutto questo non è bastato ad arginare la discesa del titolo Fiat immediatamente dopo la diffusione dei conti.
“Dal secondo trimestre del 2007 i commenti ai risultati della compagnia hanno continuamente enfatizzato il raggiungimento dei target di breve termine – spiegava un report di Citigroup di pochi giorni fa – questo lascia spazio per delusioni se il management non dovesse alzare le aspettative ancora, anche se dovesse farlo per il 2007”. Ed è proprio quanto avvenuto oggi, con la conferma da parte del Lingotto degli obiettivi per il 2008. E’ mancato dunque ulteriore carburante in grado di trainare il titolo, che verosimilmente già scontava la revisione per il 2007.
convinceva gli analisti ad aspettarsi una battuta d’arresto. Nella giornata di oggi il titolo ha raggiunto un massimo di 23,36 euro, per scendere dopo l’uscita dei risultati a 22,28 euro. Nel momento in cui si scrive il titolo viene scambiato a 22,7 euro, in calo dell’1,3%.
Fin qui dunque le previsioni degli analisti si sono dimostrate efficaci. Vale quindi la pena aggiungere che gli stessi analisti si aspettano un ritracciamento compreso tra il 38 e il 50% del rally di agosto, che porterebbe il titolo tra i 20,5 e i 21 euro.
Nel dettaglio dei conti trimestrali Fiat, l’utile netto di periodo è risultato pari a 454 milioni di euro, in progresso del 127% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, superando il consesus posto a circa 420 milioni. I ricavi del gruppo sono passati dai precedenti 11,803 a 13,858 miliardi, in crescita del 17,4% rispetto al 2006. Un rialzo arrivato sulla spinta delle buone performance di Cnh, Iveco e soprattutto Fiat group Automobiles, che grazie al successo dei nuovi modelli di automobili e veicoli commerciali ha registrato 6,5 miliardi di euro (+17,4%). Sul fronte dell’indebitamento netto industriale si è registrato un aumento di 552 milioni di euro rispetto a fine giugno, attestandosi a 1,425 miliardi, in scia alla crescita del capitale di indebitamento dovuto alla stagionalità. Un dato che ha deluso le aspettative degli analisti, che si attendevano un indebitamento pari a un miliardo di euro.
Per l’intero 2007, ritocco all’insù per il dato sulla gestione ordinaria ora atteso tra i 2,9 e i 3 miliardi, per l’utile netto stimato tra 1,8 e 1,9 miliardi, e infine, l’indebitamento netto industriale a fine anno dovrebbe ammontare a circa 500 milioni di euro.
Daniela La Cava e Marco Barlassina