L’ok Anatel chiude l’era dell’incertezza Telecom e apre la cassaforte Pirelli
L’authority per le telecomunicazioni brasiliana, l’Anatel, ha dato l’ok all’ingresso di Telefonica nell’azionariato di controllo di Telecom Italia. Via libera dunque per il progetto Telco. L’autorità ha comunque posto 28 condizioni per la separazione assoluta di Vivo e Tim Brasil che dovranno essere rispettate nell’arco di sei mesi di monitoraggio. Domani è previsto il closing finanziario dell’operazione, al termine del quale scatterà la discussione per le nomine dei nuovi vertici di Telecom Italia.
Un primo commento dell’operazione viene dagli analisti di Dresdner Kleinwort, secondo cui si tratta sicuramente di un’operazione da cogliere con favore. In particolare, secondo la casa d’affari tedesca, a beneficiarne saranno gli azionisti di risparmio. Le azioni di risparmio, secondo le stime di Dresdner, trattano infatti con uno sconto del 19% rispetto alle ordinarie, e questo potrebbe ridursi allorchè il mercato cominciasse a integrare nel prezzo una catena di controllo più stabile. Unico rischio individuato da Dresdner: la politica dei dividendi di Telecom Italia. “Crediamo – spiegano – che le banche italiane (presenti nel capitale di Telco, ndr) e Telefonica, siano disincentivate a mantenere un buon livello di payout”.
Se Telecom beneficerà di un assetto di controllo più stabile e della fine dell’incertezza, ad avvantaggiarsi del via libera dell’Anatel dovrebbero però essere soprattutto gli azionisti Pirelli, sui quali, in scia ai 3,3 miliardi che il gruppo della Bicocca incasserà, potrebbe piovere un dividendo miliardario. Ipotesi di stampa negli scorsi giorni hanno prospettato una suddivisione dell’incasso di questo tipo: un terzo destinato per la riduzione del debito, un altro terzo per il riacquisto di quote in Pirelli Re e la restante parte da corrispondere agli azionisti tramite dividendo o buy-back. Diverse invece le ipotesi formulate da alcuni analisti. Euromobiliare ad esempio ha previsto che circa 1 miliardo possa essere utilizzato per il riacquisto di quote in Pirelli Tyre, mentre agli azionisti potrebbe andare complessivamente una somma non superiore ai 700 milioni. Altri indiscrezioni apparse sulla stampa quotidiana hanno invece sottolineato che i fondi azionisti starebbero premendo perchè l’incasso venga utilizzato da Pirelli in investimenti nei business degli pneumatici e dell’immobiliare.