News Indici e quotazioni Nasdaq in tilt, mercato teme stretta Fed. I giganti Apple, Google e Tesla deragliano a -3%

Nasdaq in tilt, mercato teme stretta Fed. I giganti Apple, Google e Tesla deragliano a -3%

Pubblicato 12 Maggio 2021 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:27
Wall Street accelera al ribasso con i dati sull'inflazione che stanno alimentando i timori che la Federal Reserve avvii una politica monetaria più restrittiva prima del previsto. Il Nasdaq in questi minuti è arrivato a cedere oltre il 2,5% con tutte le big tech in forte calo. Tesla affonda a -3,8% sotto il muro dei 600$. Quasi -3% per i colossi Apple, Alphabet (Google) e Facebook. L'inflazione Usa ad aprile ha segnato +4,2% su base annua, ben oltre il +3,6% atteso dagli analisti e sui massimi dal 2008. Escluse le componenti più volatili rappresentate dai prezzi dei beni energetici e alimentari, il dato è salito del 3% su base annua, oltre il +2,3% atteso e rispetto al +1,6% precedente. Secondo Filippo Diodovich, senior strategist di Ig Italia, il presidente del Federal Reserve Jerome Powell cercherà di mantenere la politica monetaria invariata il più a lungo possibile almeno fino a che le cifre sul mondo del lavoro si avvicineranno agli obiettivi (tasso di disoccupazione, tasso di partecipazione alla forza lavoro, crescita dei salari). Già nel meeting di metà giugno, in caso di dati preoccupanti su inflazione e di un forte miglioramento delle condizioni sul mercato del lavoro a maggio, potrebe arrivare l’annuncio di una riduzione consistente degli stimoli monetari. IG ipotizza un QE dimezzato da 120 miliardi a 60 miliardi di dollari e le prospettive sul rialzo dei tassi non sarebbero più fissate al 2023 ma al 2022. Anche Ben Laidler, eToro Global Markets Strategist, ritiene che i dati odierni vanno ad aumentare le aspettative di un inasprimento anticipato della politica monetaria della Fed, con la conseguenza di un aumento dei rendimenti obbligazionari a lungo termine e di un'accelerazione della rotazione degli investitori dal settore tecnologico ai titoli ciclici e value. "È anche probabile che vedremo una maggiore incertezza e volatilità del mercato, soprattutto dopo i guadagni azionari a due cifre già visti quest'anno", aggiunge Laidler.