Musk svela i piani di xAI, l’intelligenza artificiale che sfida i giganti Google e OpenAI
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Elon Musk ha finalmente svelato i piani del suo nuovo potenziale gioiello. Stiamo parlando di xAI, la nuova start up attiva nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, che nei piani di Elon permetterà di competere con big player come OpenAI, Microsoft e Google per la leadership del settore dell’AI.
Gli obiettivi di xAI
Non è la prima volta che sentiamo parlare di un nuovo ambizioso progetto di intelligenza artificiale dell’uomo più ricco del mondo, infatti, Musk registrò in Nevada già lo scorso marzo il brand xAI, ma adesso pian piano il progetto sembra pronto a decollare. In tal senso, ieri Musk ha presentato un team di 11 dipendenti, tutti provenienti da OpenAI, Google e dall’Università di Toronto, un centro di ricerca accademica sull’intelligenza artificiale.
Ancora non è ancora chiaro il vero obiettivo e il funzionamento della nuova società, infatti, non sappiamo come xAI e Tesla collaboreranno, “poiché Tesla è una società pubblica con un’ampia base di investitori”. Ciò che sappiamo dal sito è che xAI sarà una realtà separata da Twitter e dalle altre società di Musk, SpaceX e Tesla, ma lavorerebbe comunque a stretto contatto (a supporto) con esse.
In quest’ottica dobbiamo tenere presente che Tesla è da anni che lavora alla realizzazione di auto a guida autonoma, sistema per cui è indispensabile lavorare ad innovativi sistemi di intelligenza artificiale. Proprio per questo motivo Tesla vanta già un solido team di intelligenza artificiale, oltre che un’enorme quantità di computer che calcolano i numeri, elementi indispensabili per addestrare i complessi “modelli di linguaggi di grandi dimensioni” che forniscono chatbot come ChatGPT di OpenAI.
Ma Tesla non è l’unica società di Musk che usa già sistemi di intelligenza artificiale. Basti pensare a Twitter che è una vera e propria miniera di dati che possono aiutare ad addestrare un qualsiasi modello di linguaggio di grandi dimensioni; per non parlare di SpaceX…
“L’obiettivo di xAI è comprendere meglio la realtà”, questo è quanto comunicato da Musk in un Tweet
Le preoccupazioni di Musk sull’Intelligenza Artificiale
Per anni Musk ha espresso preoccupazioni sull’intelligenza artificiale ed è stato infatti uno dei primi sostenitori della convinzione “che gli esseri umani dovrebbero stare attenti nello sviluppo di computer più intelligenti”, temendo che un giorno i più avanzati sistemi di intelligenza artificiale possano sfuggire al controllo umano.
Questo pensiero è ben riassunto da una dichiarazione di Musk, che un’intervista definì l’intelligenza artificiale come “la nostra più grande minaccia esistenziale”.
In ogni caso, Elon Musk non si è tirato indietro per cercare di prendersi una fetta di questo business miliardario, infatti, proprio lui è stata una delle menti dietro la creazione dell’ormai celebre bot ChatGPT di OpenAI. In tal senso, Musk lasciò il consiglio di amministrazione di OpenAI nel 2018 e ha recentemente criticato la sua trasformazione da società senza scopo di lucro a società a scopo di lucro.
Aumenta la concorrenza nell’IA
Ora la concorrenza nell’IA è sempre più feroce. Google, Microsoft e altre società Big Tech hanno investito per anni miliardi di dollari nella ricerca e sviluppo di sistemi di AI, integrando le loro scoperte in prodotti esistenti come Google Search o per rendere i loro data center più efficienti.
Come sappiamo però, l’anno scorso, OpenAI ha dato il via a una nuova ondata di entusiasmo intorno alla tecnologia rilasciando ChatGPT direttamente ai consumatori, dando loro la possibilità di vedere i progressi della tecnologia AI che hanno avuto luogo. Questo ha spinto Microsoft e Google ad accelerare i propri sforzi per creare strumenti di intelligenza artificiale che le persone possano utilizzare direttamente, con Microsoft che ha firmato un enorme accordo per utilizzare la tecnologia di OpenAI, mentre Google ha lanciato i propri prodotti concorrenti.
Anche alcune start-up come Anthropic e Cohere stanno costruendo i propri modelli di linguaggio facendo affidamento su partnership con Big Tech o massicci finanziamenti di capitale per ottenere la potenza di calcolo necessaria per addestrare l’IA da soli.
In questo contesto si pone la nuova società di Musk, anche se secondo quest’ultimo “ci vorrà del tempo prima che xAI raggiunga il livello di OpenAI e Google. “Questi sono davvero i due grandi gorilla nell’intelligenza artificiale in questo momento“, ha affermato Musk.