Musk accusato di frode, affondo della SEC potrebbe costringerlo a lasciare Tesla
Su Elon Musk piove l’accusa di frode da parte della Sec e il titolo Tesla ieri nell’after-hour è arrivato a cedere oltre il 10%. L’accusa dell’autority di Borsa Usa è relazionata al tweet di Musk dello scorso 7 agosto, quando il fondatore del colosso delle auto elettriche annunciò l volontà di procedere al delisting di Tesla a 420 dollari per azione, assicurando la disponibilità di fondi per l’operazione.
L’azione legale, stando a quanto riferisce la stampa statunitense, è stata depositata dalla SEC presso un tribunale di New York con l’accusa a Musk di aver diffuso dichiarazioni “false e ingannevoli”. La Sec afferma che il prezzo di 420 dollari indicato da Musk faceva riferimento non al valore di Tesla ma alla “cultura della marijuana”, nella quale 420 è il nome in codice per riferirsi al fumare marijuana.
Tesla e il suo board “sono pienamente fiduciosi in Elon, la sua integrità e la sua leadership della compagnia – si legge in una nota di ieri sera – . Il nostro focus rimane sulla continua crescita della produzione e fornitura di Model 3 per i nostri clienti, azionisti e dipendenti”.
“Sono profondamente rattristato e deluso da un’azione non giustificata – è stato il commento di Musk – ho sempre agito nel miglior interesse della verità, della trasparenza e degli investitori. L’integrità è il più importante valore nella mia vita e i fatti lo dimostreranno”.
L’affondo della SEC ha sollevato interrogativi sul futuro del padre padrone della Tesla. È quasi impossibile immaginare Tesla senza Elon Musk (fondatore, maggiore azionista, ceo e presidente), ma negli ultimi tempi sono crescite le pressioni degli investitori e dello stesso board di Tesla per affiancare a Musk una seconda figura di spicco. Questa possibilità, per quanto remota, potrebbe mandare in tilt il titolo. “Se Musk si dimette o non ricoprirà più il ruolo di amministratore delegato, Tesla è un’azienda fondamentalmente diversa che è meno attraente per noi”, ha dichiarato Ross Gerber, amministratore delegato di Gerber Kawasaki, che detiene azioni di Tesla.
Tesla è alle prese anche con l’addio di diversi top manager, più recentemente Liam O’Connor, vice presidente della gestione della supply chain globale e Justin McAnear, vice presidente Global Finance.