Notizie Notizie Italia Mps: ok da Commissione europea a piano ristrutturazione, garantisce redditività a lungo termine

Mps: ok da Commissione europea a piano ristrutturazione, garantisce redditività a lungo termine

27 Novembre 2013 11:27

La Commissione europea ha dato il via libera al piano di ristrutturazione di Monte dei Paschi di Siena (Mps). E’ quanto si legge in una nota dell’Esecutivo Ue. “La Commissione europea è giunta alla conclusione che il sostegno pubblico concesso per la ristrutturazione della banca italiana Monte dei Paschi di Siena è in linea con le norme Ue in materia di aiuti di Stato”.

“Mps – spiega la nota – ha beneficiato di una ricapitalizzazione da parte dello Stato pari a 3,9 miliardi di euro, nonché di una garanzia statale di 13 miliardi di euro concessa sulle passività Mps nell’ambito del regime italiano di garanzia a favore delle banche. Alla luce dell’impegno di Mps di reperire sul mercato capitali almeno 2,5 miliardi di euro di capitale e di rimborsare la totalità dei titoli sottoscritti dallo Stato entro cinque anni, la Commissione ha approvato le misure per motivi di stabilità finanziaria. La Commissione ritiene che il piano di ristrutturazione di Mps garantisca la redditività a lungo termine della banca, preveda un contributo adeguato da parte di Mps ai costi della ristrutturazione e riduca le distorsioni della concorrenza derivanti dall’aiuto”.

Il via libera giunge all’indomani del varo da parte del Cda di Mps all’aumento di capitale da 3 miliardi di euro che sarà proposto all’assemblea degli azionisti, convocata per i giorni 27 e 28 dicembre. I vertici della banca senese prevedono che la ricapitalizzazione possa essere realizzata entro il primo trimestre del 2014.

Sul tema è intervenuto il presidente di Mps, Alessandro Profumo, che dalle colonne di La Repubblica ha parlato della ricapitalizzazione come unica strada per evitare la ricapitalizzazione. “Sappiamo che la Fondazione Mps ha problema rilevanti tra cui un debito consistente da sanare”. “Crediamo però che la nazionalizzazione sarebbe peggio per la banca, la città e la Fondazione stessa“. In settimana si era acceso lo scontro tra Mps e l’Ente che chiedeva più tempo per vendere la sua quota del 33,4% nella banca. “Vorrei dire con chiarezza che i tempi non li dettiamo noi: il termine del 31 dicembre 2014 è imposto dall’Ue. Credo che sia opportuno sapere che più ci si avvicina alla data più diventa difficile ricapitalizzare, per una serie di motivi”, ha spiegato Profumo anticipandone alcuni: “Ricapitalizzando a gennaio c’è un risparmio consistente di interessi rispetto a giugno. Inoltre altre banche ricapitalizzeranno nel 2014”. “Poi c’è fortissima volatilità sul mercato: oggi il clima appare favorevole, non sappiamo se lo sarà ancora gennaio, men che meno a giugno”. Infine “ricapitalizzando a giugno avremmo anche il Tesoro azionista, per il pagamento dei Monti bond, quindi avremmo ancora più diritti non sottoscritti nell’aumento”.

Mps a Piazza Affari incrementa i guadagni. Il titolo sul Ftse Mib al momento avanza dello 0,76% a 0,185 euro.