Mps: al via offerta di scambio, Tesoro salirà al 70%. Spunta ipotesi proroga board fino a primavera 2018
E’ arrivato l’atteso decreto del Mef relativo all’acquisto da parte dello stesso Ministero delle azioni oggetto dell’offerta pubblica volontaria parziale di scambio e transazione, rivolta da Banca Mps ai titolari delle azioni ordinarie della Banca rivenienti dalla conversione forzosa scattata negli scorsi mesi per i titolari del bond subordinato Mps da 2,1 mld di euro (tasso variabile Subordinato Upper Tier II 2008 – 2018, codice ISIN IT0004352586) in base al principio del “burden sharing”.
I termini dell’offerta, Tesoro sborserà 1,5 mld
L’offerta durerà tre settimane. Partita questa mattina alle 8:30, terminerà alle ore 16.30 del 20 novembre, salvo proroga. La data in cui avverrà il regolamento dell’Offerta sarà il 24 novembre 2017. Con tale operazione il ministero del Tesoro, già azionista di riferimento della banca senese con il 52,2%, vedrà aumentare la sua partecipazione nell’istituto senese fino al 70% circa del capitale, con un esborso di circa 1,5 miliardi di euro.
E’ l’ultimo tassello del piano di salvataggio di Mps, il cui titolo è tornato in Borsa settimana scorsa. Il 7 novembre è in programma il cda per i conti trimestrali dell’istituto senese. Adesso l’obiettivo – indicato anche dal Tesoro – sarà il ritorno all’utile il prima possibile.
Cda potrebbe rimanere in sella
Intanto nei prossimi mesi il focus tornerà sulla governance. Il rinnovo del cda potrebbe slittare ulteriormente. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore l’assemblea su riforma statuto e rinnovo cda dovrebbe tenersi il prossimo 19 dicembre. Ma Bankitalia, Bce e Tesoro starebbero iniziando a ritenere più opportuno aspettare la scadenza naturale del cda in primavera 2018.