La Bce si conferma assist dell’Italia, tonfo spread. Tassi BTP al minimo dell’anno
Spread BTP-Bund in forte ribasso, scende anche sotto quota 150 punti base, a fronte di un rendimento sui BTP che si allontana con decisione dalla soglia del 2%. I tassi sui bond italiani a 10 anni capitolano all’1,85%, sulla scia anche del calo dei rendimenti confermato dall’asta del Tesoro. Il risultato è che il differenziale tra i rendimenti dei Bund e quelli italiani scivola di quasi -6%, a 146,8 punti base.
Gli acquisti sui titoli di stato italiani sono stati scatenati sia dalla mossa a sorpresa sul rating italiano arrivata da parte di Standard & Poor’s che, ancora prima, dall’intenzione della Bce di mantenere operativo per ancora molto tempo ancora il piano QE, come sottolineato dal numero uno dell’istituto, Mario Draghi, giovedì scorso.
Sul secondario, i tassi sui BTP decennali scendono di ben 10 punti base, al minimo del 2017.
Eppure un alert per i bond italiani e in generale per i bond dell’Eurozona arriva con questo grafico, che mette in evidenza come, a fronte della Bce che continua a fare shopping di titoli del debito pubblico, le banche dell’area euro stiano invece continuando a ridurre la loro esposizione.
Sempre la Bce, come conferma il grafico di Bloomberg, ha trainato l’azionario globale ulteriormente al rialzo: basti pensare che l’entusiasmo post Draghi ha permesso all’azionario globale di incassare, solo la scorsa settimana, altri 2 trilioni di dollari in termini di valore di mercato, superando la soglia dei 90 trilioni di dollari.
L’indice relativo di riferimento MSCI World Equity Index, che monitora il trend delle borse in 47 diversi paesi, ha testato così oggi il suo nuovo massimo storico, dopo essere balzato di ben +17,7% dall’inizio dell’anno e aver riportato con i guadagni il trend migliore, su base annua, dal 2013.
A incidere positivamente il rally dell’ azionario europeo, che oscilla attorno al massimo degli ultimi 10 anni.
Un altro assist della seduta odierna è stato il rally dell’indice Ibex della borsa di Madrid, in corsa del 2%, dopo che un sondaggio del fine settimana, stando a quanto rende noto Reuters, ha messo in evidenza che i separatisti della Catalogna potrebbero perdere la maggioranza, nelle elezioni regionali che sono state indette per il mese di dicembre.