Moscovici avverte Roma: a maggio faremo i conti, debito deve calare
Nuovo affondo di Bruxelles sull’Italia. Il Def, con cui il Tesoro ha indicato per il 2019 un debito al 132,6% del Pil dal 132,2% nel 2018, il commissario europeo per l’economia Pierre Moscovici non ha mancato di bacchettare nuovamente il governo italiano.
Moscovici: Italia rispetti i vincoli Ue
Da Washington, nel corso degli Spring Meetings del Fondo monetario internazionale, Moscovici da una parte sottolinea che bisognerà attendere fino al 7 maggio, quando la Commissione Ue pubblicherà le sue nuove stime economiche, dall’altra Moscovici non manca di lanciare un chiaro messaggio al governo giallo-verde: l’accordo con la Ue “deve essere rispettato, specialmente sul deficit strutturale e non solo nominale”. Su quest’ultimo inoltre Moscovici ha ammesso che “si può andare un pochino sopra il 2,04%” accordato a dicembre ma rivisto al 2,4% nell’ultimo Documento di economia e finanza ma la situazione italiana pesa come una zavorra su tutta la zona euro.
“L’Italia sta soffrendo una situazione di stagnazione se non di recessione. E la situazione italiana è fonte di incertezza per tutta l’Eurozona” ha spiegato Moscovici che chiede così all’Italia credibilità visto che “tutti devono rispettare le regole e rispettare gli impegni presi”. Dopo il direttore del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, che aveva chiesto al nostro Paese misure “credibili” che trasformino le intenzioni del governo italiano, anche Pierre Moscovici indica la strada da seguire al governo Conte, ossia “aumentare la crescita potenziale, spingendo su riforme in grado di aumentare la produttività e competitività dell’economia”. “Servono riforme strutturali vere e credibili e misure per la crescita – ha aggiunto – e non è questione di essere duri, ma il debito deve calare”.
Ministro Tria ottimista: Italia supererà esame
Si mostra però ottimista il ministro dell’economia Giovanni Tria secondo cui il paese alla fine riuscirà a superare l’esame di Bruxelles sul debito pubblico. “Ho buoni motivi per credere che, grazie agli ultimi provvedimenti, alle proiezioni contenute nel Def e all’aggiustamento del deficit strutturale, l’esame sarà superato anche questa volta”, ha detto il titolare del dicastero di via XX Settembre nel corso di un’intervista al Messaggero.
Tria sottolinea inoltre che non sarà “necessaria alcuna manovra correttiva nel senso tradizionale del termine”. “Con il DEF approvato siamo in grado di soddisfare in pieno gli impegni con Bruxelles. Anzi non escludo un miglioramento del deficit strutturale se anche fosse dello 0,1%”, ha aggiunto il ministro.