Notizie Notizie Italia Moody’s: solo Italia ha outlook negativo, rischio che nuovo governo non affronti sua vulnerabilità a choc

Moody’s: solo Italia ha outlook negativo, rischio che nuovo governo non affronti sua vulnerabilità a choc

15 Gennaio 2018 14:16

In vista delle elezioni politiche italiane del prossimo 4 marzo, le agenzie di rating puntano i riflettori sul debito italiano. Prima DBRS, poi Moody’s, snocciolano i loro giudizi, mettendo in evidenza quelli che sono i punti di forza e di debolezza dell’Italia, e cosa rischia il paese il voto imminente. Nella sua analisi in cui presenta l’outlook per il 2018 dedicato ai debiti sovrani dell’Eurozona, Moody’s mette in evidenza un’amara realtà:

“Solo l’Italia ha un outlook negativo”, e questo “riflette il rischio che le future politiche del Governo non affrontino in modo sostenibile la vulnerabilità del Paese a uno choc economico o finanziario”. Si evince subito come il timore dell’agenzia di rating sia quello che l’esecutivo che emergerà dalle elezioni politiche decida di mollare la strada del risanamento dei conti pubblici, snobbando gli appelli che arrivano da più parti sulla necessità di portare avanti le riforme strutturali fin ora lanciate dai governi attuale e precedente.

Di fatto, Moody’s scrive ancora che “l’importanza delle elezioni sul credito è legata in particolare alla volontà del nuovo governo e alla capacità di promuovere riforme strutturali che promuovano la crescita, in un momento in cui il contesto dei tassi di interesse è ancora favorevole”. Non manca un riferimento alla possibilità che a vincere le elezioni sia il M5S.

“Il Movimento 5 Stelle probabilmente andrà bene nelle elezioni politiche italiane, ma è improbabile che riesca a ottenere una maggioranza sufficiente per formare un governo. Lo ha detto Moody’s, nel report “Sovereign Outlook per l’Area Euro”, dedicato al 2018.

In generale, guardando all’Eurozona, l’agenzia di rating fa notare che il calendario elettorale “è più tranquillo quest’anno, rispetto a quello del 2017”, considerate le “elezioni attese a Cipro, Finlandia, Italia, Lussemburgo e Irlanda, ma solo le elezioni in Italia hanno il potenziale di produrre conseguenze politiche di più ampia portata per l’Unione monetaria, a causa della dipendenza del paese dalle riforme strutturali per sostenere i tassi di crescita”.