Notizie Notizie Italia Azimut raddoppia il dividendo e titolo vola. Patto sindacato pronto a rastrellare fino al 10% del capitale

Azimut raddoppia il dividendo e titolo vola. Patto sindacato pronto a rastrellare fino al 10% del capitale

15 Gennaio 2018 10:58

Il maxi dividendo e l’annuncio del possibile incremento della quota da parte di Timone Fiduciaria mettono le ali al titolo Azimut.  Il gruppo di asset management guidato da Pietro Giuliani, che ha presentato i dati preliminari 2017, prevede di chiudere il 2017 con il secondo miglior utile netto consolidato della storia del gruppo, compreso fra 215 e i 225 milioni di euro. Proposto un dividendo di 2 euro per azione e confermato l’obiettivo di 300 mln di euro di utile netto consolidato entro il 2019. Timone Fiduciaria, che riunisce gli azionisti aderenti al patto di sindacato Azimut Holding, ha rimarcato che gli aderenti al patto hanno discusso, durante la convention di Gruppo riunitasi in data odierna, di dare avvio ad un progetto di studio e valutazione di una potenziale operazione di rafforzamento della partecipazione detenuta nel capitale di Azimut Holding.

Il titolo Azimut, dopo una sospensione per eccesso di rialzo, segna un progresso di oltre il 6% circa a 17,72 euro. Il dividendo proposto, raddoppiato rispetto al 2016, equivale a un payout superiore al 100%, ed uno yield del 12%.

 

Patto sindacato studia aumento partecipazione, acquisterà fino al 10% del capitale

Timone Fiduciaria, che riunisce gli azionisti aderenti al patto di sindacato Azimut Holding, ha rimarcato che gli aderenti al patto hanno discusso, durante la convention di Gruppo riunitasi in data odierna, di dare avvio ad un progetto di studio e valutazione di una potenziale operazione di rafforzamento della partecipazione detenuta nel capitale di Azimut Holding.

Questa operazione avrebbe l’intenzione, dopo l’accelerated bookbuilding del 2016, di rafforzare la partecipazione del Patto nel capitale di Azimut Holding e conferma la volontà di sostenere la crescita futura del Gruppo, e le
sue interessanti prospettive, confermate dagli eccellenti risultati raggiunti. L’operazione, specifica una nota, potrebbe essere strutturata mediante l’acquisto, a leva o assistito da un finanziamento, da parte del Patto, eventualmente anche con la partecipazione di uno o più primari investitori, di azioni ordinarie Azimut sino ad un massimo del 10%, comunque per un numero di azioni che non obblighino il Patto al lancio di offerta pubblica di acquisto.

 

Raccolta 2017 record, confermato obiettivo utile al 2019

Nel 2017 il gruppo ha registrato una raccolta netta record di 6,8 miliardi, portando così il patrimonio complessivo a superare la soglia dei 50 miliardi di euro (50,4 miliardi; +16% rispetto a fine 2016). Il target indicato nel business plan quinquennale, previsto per la fine del 2019, è stato raggiunto con due anni di anticipo. Inoltre, è già stato raggiunto e superato l’obiettivo fissato a fine piano (ossia, per il 2019) relativo alle masse totali delle attività estere del Gruppo. Alla fine del 2017, infatti, il totale del patrimonio gestito dalle realtà non italiane del Gruppo ha raggiunto il 25% del totale, contro il 15% preventivato a piano.

L’amministratore delegato Sergio Albarelli ha confermato l’ultimo target rimasto da raggiungere nell’attuale piano quinquennale, ossia quello relativo al raggiungimento di un utile netto consolidato di Gruppo di 300 milioni previsto entro il 2019. Inoltre, Albarelli proporrà al Consiglio di Amministrazione di Azimut Holding S.p.A., convocato per l’8 marzo 2018, di approvare la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 2 euro per azione, il doppio rispetto al 2017, di cui indicativamente il 50% verrà corrisposto in contante e il restante 50% verrà corrisposto in natura mediante utilizzo di azioni proprie in portafoglio, sulla base di un rapporto che sarà definito in sede di delibera del Consiglio di Amministrazione. Si tratta di una proposta di dividendo equivalente ad un payout superiore al 100%, ed uno yield del 12%.

“La proposta di distribuire un dividendo pari a 2 euro per azione, in parte mediante assegnazione di azioni proprie – sottolinea Albarelli –  riflette il nostro impegno a continuare a premiare la fiducia degli azionisti ed è espressione di quanto crediamo nel valore del nostro titolo, attualmente sottovalutato, il cui grande potenziale di crescita sarà a beneficio degli azionisti. Gli effetti positivi di tutte le attività avviate nel 2017 si manifesteranno in modo ancora più evidente nel corso del nuovo anno, che si apre sotto i migliori auspici in un clima di entusiasmo condiviso. La convention di Montecarlo, che ha riunito tutti i consulenti, i gestori ed analisti provenienti dai 17 Paesi del mondo dove siamo presenti, ha mostrato un Gruppo compatto ed unito intorno ai suoi valori fondanti – indipendenza e partnership – che siamo certi ci consentiranno di affrontare con successo le sfide che il 2018 porterà con sé”