Microsoft: verso battaglia metaverso contro Facebook. Trimestrale solida con cloud, assist da smart working e Dad
Forte di una trimestrale appena sfornata migliore delle stime, il colosso Microsoft è pronto sempre di più a diventare il Master del Metaverso, come lo ha già definito Barron’s, in un testa a testa contro Facebook o meglio Meta Platforms.
L’ambizione ci sta tutta, come ha confermato il ceo Satya Nadella, nella conference call con cui ha commentato i risultati di bilancio relativi al suo secondo trimestre fiscale (quarto trimestre del 2021). E come ha tra l’altro anticipato l’annuncio, giorni fa, della mega acquisizione del produttore di videogame Activision Blizzard, per un valore di 68,7 miliardi di dollari.
Barron’s ha parlato del recente deal nell’articolo Microsoft’s Deal for Activision Blizzard Makes It the Master of the Metaverse: a dispetto di Facebook di Mark Zuckerberg, si potrebbe aggiungere, che ha addirittura cambiato il nome della sua società da Facebook a Meta Platforms.
La sfida metaverso Microsoft contro Meta, Nadella contro Zuckerberg
D’altronde, il ceo di MSFT Satya Nadella è stato davvero il primo ceo di una Big Tech a riconoscere il valore del metaverso, mesi prima del riconoscimento ufficiale arrivato da Mark Zuckerberg, numero uno di Facebook.
Tra le frasi da lui proferite, che hanno raccolto maggiormente l’attenzione del pubblico e che hanno per oggetto il metaverso, anche quella postata su Twitter:
“Il metaverso è qui, e non sta trasformando solo il modo in cui vediamo il mondo ma anche il modo in cui vi partecipiamo”.
Ancora Nadella:
“Quando parliamo di metaverso, stiamo descrivendo una nuova piattaforma e un nuovo tipo di applicazione, in modo simile a quando parlavamo di siti e siti web all’inizio degli anni ’90. Non si tratta più di fare un gioco con i vostri amici. Si tratta di essere nel gioco insieme a loro“.
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Certo, anche Mark Zuckerberg non sta affatto scherzando, nell’esprimere tutta la passione per quella che è la nuova nicchia di mercato dalle forti potenzialità di crescita.
“In futuro, invece di parlare al telefono, potrai sederti sul mio divano grazie al tuo ologramma, oppure io potrò sedermi con il mio ologramma sul tuo divano, e insieme potremo davvero provare la sensazione di trovarci nello stesso posto, anche se ci trovassimo (nella realtà) in stati diversi o distanti centinaia di chilometri“.
Ieri, in occasione della conference call indetta per commentare la trimestrale appena diffusa, e parlando di metaverso, Nadella ha reiterato la sua visione:
“Ci sentiamo posizionati molto bene per cavalcare la prossima ondata di Internet – ha sottolineato il ceo – E credo che la prossima ondata di Internet sarà un mondo più aperto in cui le persone potranno costruire i loro propri metaversi, che si tratti di organizzazioni, di sviluppatori di giochi o di qualsiasi altro”.
Microsoft: i numeri della trimestrale e l’outlook. Ancora assist da smart working e dad
La trimestrale del gigante americano Microsoft ha battuto le stime degli analisti, complice la forte crescita del fatturato del segmento principale, quello che include i servizi cloud e il fiore all’occhiello Azure, la piattaforma pubblica che offre servizi di cloud computing, pari a +46%.
E’ vero, per essere pignoli – e il mercato su queste cose lo è – che il ritmo di crescita del business cloud è stato inferiore a quello dei quattro trimestri precedenti, quando era stato pari o superiore al +50%.
Il risultato è stato comunque in linea o in alcuni casi superiore alle attese degli analisti, consentendo al colosso di assistere, grazie al trend positivo di altri segmenti, a un aumento del giro d’affari totale pari a +20% su base annua a $51,73 miliardi, meglio dei $50,88 miliardi attesi dagli analisti interpellati da Refinitiv, a fronte di un rialzo dell’utile netto del 21% a/a a $18,77 miliardi.
L’eps si è attestato a $2,48 per azione, su base adjusted, meglio dei $2,31 per azione stimati.
Microsoft, al centro dell’attenzione nelle ultime settimane per l’annuncio della mega acquisizione del produttore di videogame Activision Blizzard, per un valore di 68,7 miliardi di dollari, è entrato nell’Olimpo delle mega-cap più importanti del mondo scommettendo in modo significativo sui servizi e software corporate, soprattutto cloud.
Nella nuova era dello smart working e della dad, milioni di lavoratori e di studenti hanno fatto affidamento sui software e i servizi del gigante, come Teams e Office 365.
Molto bene nel trimestre anche la performance della divisione LinkedIn, che ha riportato una crescita del fatturato del 37% su base annua, grazie alla solida domanda pubblicitaria, e all’aumento delle sessioni del 22%, dovuto a un un “engagement record”, che ha incluso più di 20.000 eventi. Tanto che lo stesso ceo Microsoft Satya Nadella ha affermato che “LinkedIn è diventata una delle principali piattaforme per gli eventi professionali”.
Guardando in avanti, Amy Hood, responsabile finanziaria di Microsoft, ha rassicurato gli investitori sulla solidità della domanda per i prodotti dell’azienda delle varie divisioni, dicendo di prevedere per il terzo trimestre fiscale, dunque primo trimestre del 2022, un fatturato compreso tra $48,5 e $49,3 miliardi, in rallentamento rispetto a quello del trimestre appena concluso ma meglio dei $48,23 miliardi attesi dal consensus Refinitiv.
Ancora, Hood ha detto di prevedere un ampliamento dei margini operativi dell’intero anno.
Subito dopo la pubblicazione della trimestrale, la reazione del titolo non è stata delle migliori – complice anche il sentiment di risk off che ha visto nelle ultime sessioni vittima principale il Nasdaq – L’outlook positivo diramato dal gruppo ha dato un assist poi alle quotazioni, che ora riportano un trend in lieve rialzo a Wall Street.
Riguardo al trend del titolo da inizio anno, Microsoft ha sofferto una flessione del 14%, ed è orientato a concludere il mese peggiore dal 2010, complici proprio gli smobilizzi che hanno tartassato i titoli tecnologici per la prospettiva di un aumento dei tassi a causa di una Fed determinata a essere più hawkish. Vedremo a questo punto se le ultime dichiarazioni di Satella riaccenderanno l’interesse del mercato sul titolo, in un momento non esattamente propizio per i tecnologici.