Notizie Notizie Mondo Mesi chiave per Deutsche Bank: fusione con Commerz se il resto va male. Banche italiane ko

Mesi chiave per Deutsche Bank: fusione con Commerz se il resto va male. Banche italiane ko

31 Gennaio 2019 11:25

I vertici di Deutsche Bank AG si preparano a una potenziale fusione intermediata dal governo con la connazionale Commerzbank AG. A rilanciare l’ipotesi fusione tra le due banche tedesche è Bloomberg che vede questa opzione concretizzarsi entro la metà dell’anno se in questo primo scorcio del nuovo anno non arriveranno segnali di ripresa per la maggiore banca tedesca.

 

Domani sono attesi i conti del quarto trimestre, che potrebbe aver confermato il momento difficile nonostante l’impegno dell’amministratore delegato Christian Sewing a implementare il piano incentrato sui tagli dei costi e la stabilizzazione della quota di mercato. La banca ha già avvertito che gli ultimi mesi dello scorso anno sono stati influenzati dalle immagini drammatiche di un raid della polizia in novembre, che ha aggravato un contesto di mercato difficile.

Determinante sarà il primo trimestre 2019

Il ceo e gli altri top manager della banca, stando a quanto riportato da Bloomberg, sono preoccupati che un accordo con Commerzbank possa diventare l’unica opzione se non ci sarà un chiaro miglioramento nei primi tre mesi del 2019. Sewing ha chiesto pazienza prima di vedere i risultati del suo piano attuale.

 

Lo scorso weekend nuovi rumor avevano parlato del possibile impegno per ulteriori investimenti nella banca da parte del Qatar. La famiglia reale del Qatar sarebbe pronta a incrementare l’impegno nell’azionariato di Deutsche Bank in modo da rafforzare le finanze della banca che lo scorso anno ha visto la propria capitalizzazione in Borsa dimezzarsi. L’investimento avverrebbe attraverso il Qatar Investment Authority.

 

Nuovo sell-off su banche italiane

In Borsa il titolo Deusche cede oltre il 3% e sta influendo sull’umore dell’intero settore. A Piazza Affari ribassi superiori al 2% per Unicredit, Intesa Sanpaolo e UBi. Peggio fa Banco BPM (-3,57%). Sulle banche italiane pesa anche la doccia fredda dell’ingresso dell’Italia in recessione con PIL sceso più del previsto (-0,2% t/t nel IV trimestre).