Notizie Notizie Italia Mes, Gualtieri attacca ‘campagna terroristica’ Salvini-Borghi: scoppia caso Nutella. Il tweet di Cottarelli su spread

Mes, Gualtieri attacca ‘campagna terroristica’ Salvini-Borghi: scoppia caso Nutella. Il tweet di Cottarelli su spread

9 Dicembre 2019 08:45

Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri continua a puntare il dito contro la coppia Salvini-Borghi, in particolare contro la “campagna terroristica” che hanno lanciato per spaventare gli italiani sulla riforma del Mes. E fa nascere anche il ‘caso’ Nutella, con un’espressione decisamente colorita.

Così, in una intervista rilasciata alla trasmissione di Lucia Annunziata, Mezz’Ora in Più: “Quella sul Mes (Fondo Salva-stati) è una discussione che ci sarebbe stata comunque, a prescindere da questo dibattito sopra le righe, ma è avvenuta in un contesto in cui la Lega, Salvini e Borghi con cinismo hanno iniziato a fare una campagna terroristica per spaventare le persone. Certo, se non ci si riesce a esprimersi con competenza e serietà sulla Nutella è evidente che la credibilità su ciò che si dice sul Mes sia piuttosto scarsa”. Il titolare del Tesoro ha continuato:

Il rinvio – (della riforma del Mes -) è un fatto, ci sono anche dei miglioramenti che vanno valutati, c’è un orizzonte più largo sul pacchetto. Auspico che ci sia una risoluzione positiva che guardi in avanti e che raccolga il sostegno delle forze responsabili, anche non della maggioranza. Certo, chi vuole l’incidente, chi spaventa le persone in modo molto cinico dicendo che ci tolgono i soldi dai conto correnti, dubito possa convergere”.

Non è stata certo la prima volta che Gualtieri ha attaccato la coppia Salvini-Borghi: in particolare, sul Fondo salva-stati, l’economista leghista e presidente della Commissione di bilancio della Camera Claudio Borghi è riuscito a riaccendere la miccia spread con le seguenti dichiarazioni, proferite la scorsa settimana durante la trasmissione Agorà su Raitre:

“L’uscita dell’Italia dall’euro non deve essere un argomento tabù”.

Gualtieri non è rimasto certo zitto, sottolineando che “è noto che Borghi e la Lega sono per l’uscita dall’euro e si confermano nemici dell’Italia. La demagogia sul Mes non è altro che una variante dell’opposizione della Lega alla permanenza dell’Italia nell’euro”.

La coppia Salvini-Borghi, più in generale Borghi e la Lega, sono secondo il ministro “nemici degli interessi dell’Italia, della tutela dei risparmi. Se si facesse quello che dice Borghi gli italiani perderebbero molti soldi, il valore dei loro stipendi e delle loro pensioni verrebbe drasticamente ridotto, quindi l’Italia sarebbe un Paese molto più povero, è una ricetta fallimentare che per fortuna non incontra il favore degli italiani”.

E, a proposito dell’impatto della polemica e dello spauracchio Mes alimentato da Salvini-Borghi un attenti è arrivato via tweet anche dall’ex Commissario alla Spending Review ed economista Carlo Cottarelli. Così l’ex funzionario del Fondo Monetario Internazionale:

Tornando a Gualtieri, il ministro, parlando anche della legge di bilancio, si è così espresso: “Alla fine abbiamo saldato il conto del Papeete, una manovra che è riuscita nel miracolo. Non era facile fare una manovra con quella eredità. I problemi esistono, ma li stiamo superando. Ero ottimista che avremmo trovato un accordo, ero fiducioso e continuo ad essere fiducioso”.

Detto questo, visti i tempi stretti sulla manovra, nelle ultime ore è arrivata la notizia riportata dall’agenzia di stampa Askanews, e considerata “del tutto inusuale per una finanziaria, che Camera e Senato concentreranno le loro istanze soltanto in un ramo del Parlamento, in questo caso a palazzo Madama dove l’iter è già avviato. Visti i tempi ristrettissimi, il testo arriverà blindato a Montecitorio che lo approverà in via definitiva in seconda lettura. L’ultimo precedente di una manovra varata in due sole letture è stato nel 2016 quando ci furono le dimissioni di Matteo Renzi post referendum del 4 dicembre”.

Ancora, l’agenzia precisa che “il tempo supplementare servirà alle forze politiche di maggioranza per mettere a punto l’intesa di massima raggiunta nel corso di due giorni di vertici a palazzo Chigi: una riduzione della plastic tax a 40 centensimi (dai 50 centesimi delle ultime modifiche e da 1 euro della versione iniziale) con un rinvio a luglio dell’entrata in vigore e lo slittamento a ottobre della sugar tax. Spunta, inoltre, una stretta sulle lotterie istantanee con l’inasprimento del prelievo sulle vincite dei giochi d’azzardo. L’accordo politico sembra essere raggiunto, ma mancano ancora verifiche tecniche per far quadrare tutti i conti”.