Notizie Notizie Mondo Mercati, torna la volatilità. Cosa emerge dalla curva del Vix

Mercati, torna la volatilità. Cosa emerge dalla curva del Vix

Pubblicato 4 Ottobre 2023 Aggiornato 22 Novembre 2023 21:45

Continua la fase di debolezza sui listini di Borsa, con tutti i principali indici azionari che nell’ultimo mese hanno invertito la tendenza, passando a livello tecnico da una configurazione caratterizzata da massimi e minimi crescenti ad un pattern a massimi e minimi decrescenti.

Questo rapido cambiamento di sentiment degli operatori è stato accelerato, oltre che dalla prospettiva di tassi di interesse alti per un periodo prolungato, anche dal rally dei rendimenti obbligazionari che hanno contribuito a riportare una certa avversione al rischio sull’equity.

In questo contesto, analisti e investitori continuano a monitorare da vicino l’andamento di uno degli indicatori più osservati in finanza: il Vix, l’indice della paura, il cui valore nelle ultime sedute è tornato a salire, e la cui curva si è invertita, innescando preoccupazioni sul futuro andamento dei mercati finanziari. Ma cosa rappresenta questo indice e perché è così importante?

Vix segna +60% da metà settembre

Il Vix Index è un indice calcolato dalla Chicago Board Options Exchange (CBOE) che misura le aspettative di volatilità implicita del mercato nei prossimi 30 giorni, prendendo come riferimento i prezzi delle opzioni put e call sull’indice S&P 500.

Per come è calcolato l’indice Vix tenta quindi di misurare la volatilità e quindi le oscillazioni di prezzo dell’indice S&P 500, il paniere che segue l’andamento delle 500 società americane a maggior capitalizzazione.

Il valore del Vix è espresso in punti e oscilla per riflettere la volatilità del mercato azionario. Ecco che quando il Vix si mantiene su livelli bassi (0-20) indica generalmente un mercato con bassa volatilità (oscillazioni di prezzo contenute) e un basso livello di preoccupazione tra gli investitori. Se il valore del Vix si porta su livelli medi (20-30) può riflettere un aumento della volatilità e quindi un maggiore nervosismo nel mercato; mentre se sale oltre i 30 allora indica una maggiore percezione di rischio e incertezza nel mercato.

Teniamo presente che nel lungo termine la media storica del Vix è di 21.

Per le sue caratteristiche gli investitori utilizzano il Vix per misurare il livello di rischio sul mercato. Proprio per questa sua natura il Vix è chiamato anche indice della paura o di stress del mercato, infatti, il suo valore generalmente aumenta quando le azioni scendono e diminuisce quando le azioni salgono.

Analisi tecnica del Vix

Nell’ultimo mese, il cambiamento di tendenza dei principali indici ha innescato un aumento della volatilità di mercato, con l’indice Vix che è balzato dai minimi di periodo, passando da 12,8 punti (minimo del 15 settembre) agli attuali 19,9 punti (con un massimo testato il 26 settembre sopra quota 19).

Come vediamo dal grafico qui sotto che rappresenta l’andamento del Vix, da metà settembre è aumentato di oltre il 50% segnalando una fase di crescente preoccupazione e avversione al rischio. L’indice della paura si è riportato anche sopra la fondamentale media mobile a 200 periodi (linea arancione) e si sta dirigendo sempre più vicino a quota 20, livelli di giugno di quest’anno.

Andamento di breve periodo del Vix

In ogni caso, anche se nelle ultime settimane stiamo registrando un incremento della volatilità, va comunque detto che ci troviamo ancora lontani dai massimi vicino a quota 30 dello scorso marzo (in concomitanza con lo scoppio della guerra in Ucraina)

La curva del Vix si è invertita

Per avere una panoramica completa sulle aspettative di volatilità del mercato non è solo utile guardare l’andamento del Vix Index, ma occorre analizzare anche la term structure del Vix, ovvero la curva dei future del Vix. Ecco che se da una parte l’indice Vix misura la volatilità attesa per i prossimi 30 giorni, la curva future del Vix è un insieme di diversi numeri che misurano la volatilità che il mercato si aspetta per diversi periodi di tempo (diverse scadenze dei singoli contratti future).

La curva future del Vix ricorda il grafico utilizzato per i rendimenti obbligazionari e viene costruita mettendo in un grafico sull’asse X le date di scadenza dei contratti futures, mentre sull’asse Y i prezzi.

Ecco che in condizioni normali la curva dei future Vix è inclinata verso l’alto da sinistra a destra, si trova quindi in contango. In questo caso i futures Vix a breve termine sono più bassi rispetto i futures Vix con scadenze future a 3, 6 e 9 mesi. Questo è spiegato dal fatto che i rischi futuri dovrebbero in teoria essere più incerti rispetto a quelli di oggi e quindi vengono prezzati di conseguenza.

Tuttavia, quando i rischi a breve termine aumentano, i futures Vix si invertono e quindi i futures a breve termine del Vix incominciano ad essere più costosi rispetto a quelli con scadenze più lontane. Questa situazione della curva dei futures inclinata verso il basso è chiamata backwardation e spesso quando si verifica indica un incremento delle preoccupazioni.

Ad oggi i future curve Vix si sono invertite per la prima volta da marzo, periodo in cui i mercati erano in tensione a causa della crisi bancaria regionale negli Usa. In questo contesto i futures a breve termine del Vix sono più alti di quelli con scadenze più lontane, una situazione anomala che segnala un alto livello di preoccupazione a breve termine.

“Un’inversione della struttura a termine del Vix (curva future Vix) è un segno che lo stress è stato completamente scontato”, ha commentato Chris Murphy, co-responsabile della strategia sui derivati presso Susquehanna International Group. “Vorrei vedere un’inversione del Vix prima di essere sicuro che questo periodo di vendite sia finito.”

Una curva dei futures Vix invertita spesso accompagna i minimi più importanti del mercato e quindi potrebbe segnalare che le vendite hanno raggiunto il culmine.

Nel grafico qui sotto possiamo vedere la struttura a termine sul Vix. La linea arancione è l’indice Vix (volatilità a 30 giorni), e come vediamo si è portata sopra la curva Vix3M (volatilità a 3 mesi = linea bianca), ma anche sopra Vix6M Index (volatilità a 6 mesi = linea blu).

 

“L’indice VIX intraday ha superato soglia 20 con 25 che rappresenta il livello di guardia. La curva sui future Vix sui primi due contratti si è temporaneamente invertita per la prima volta marzo e storicamente i minimi del mercato si registrano quando lo spread tra i due contratti è fortemente negativo (-2)” hanno commentato gli esperti di MPS Capital Services.