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Mercati, tassi e investimenti: consigli per il 2023

13 Gennaio 2023 08:30

Mercati, tassi, investimenti: in quale contesto si stanno muovendo oggi gli investitori? Quali sono le opportunità in questo anno appena iniziato? Provano a fare stime Alberto Tocchio, Head of European Equity and Thematics di Kairos Partners SGR e Jon Maier, CIO di Global X.

La view di Kairos

In questo inizio d’anno, sostiene Tocchio, in “Europa i mercati segnano +6% (al 09.01.2023), con l’Eurostoxx che sovraperforma dallo scorso settembre l’S&P500 di oltre il 10%”.

Inoltre, continua l’analista, il mercato dei tassi ha iniziato a prezzare sia la possibilità di un rialzo da parte della Fed di 25 punti base, sia addirittura un taglio a fine estate, ma – si chiede ancora l’esperto, – siamo sicuri che l’atteggiamento delle Banche Centrali sia così cambiato in pochi giorni?

Tra i fattori positivi – spiega il responsabile della divisione di equity in Europa di Kairos – menzioniamo la discesa dell’inflazione e la riapertura del mercato cinese; tra i negativi la durata e la severità di una sempre più probabile recessione, una nuova fase espansiva del mercato delle commodities e i tassi che rimangono alti”.

“Seppur sia iniziato un nuovo anno, le logiche sottostanti rimangono le stesse di qualche settimana fa: stiamo uscendo da un periodo di crescita stabile e tassi bassi per passare ad uno caratterizzato da mercati volatili, polarizzati e de-globalizzati. Ci vuole tempo per i cambi di regime e non possiamo certo prendere questi primi giorni come valido segnale per tutto l’anno a venire”, conclude Alberto Tocchio.

La view di Global X

Di banche centrali parla anche strong>Jon Maier, CIO di Global X,, presentando le possibili conseguenze di una eventuale svolta delle banche centrali, facendo riferimento, in particolare, alla Fed di Jerome Powell.

L’anno scorso, le politiche delle banche centrali hanno aumentato la correlazione tra azioni americane, azioni internazionali e obbligazioni, causando un riprezzamento importante di tutte le asset class. Ma, con l’avvicinarsi del tasso di riferimento della Fed al 5,0%, il ritmo dei rialzi è destinato a diminuire: nel 2023 le condizioni potrebbero dunque risultare favorevoli per una riduzione delle correlazioni”.

Insomma, con l’avvicinarsi della fine dei rialzi dei tassi, le correlazioni tra asset class dovrebbero ridursi, generando nuove opportunità per gli investitori.

Maier evidenzia “la natura ciclica delle correlazioni e come i settori dell’S&P 500 si trovino ora in fasi diverse, con settori come l’IT e i Communication Services che al momento vedono la maggior parte dei titoli al di sotto della media a 200 periodi.

Questo offre opportunità interessanti, in particolare in settori come la cybersecurity, le energie pulite e le infrastrutture.

Per attenuare l’impatto delle flessioni del mercato, Maier sottolinea che resta fondamentale costruire portafogli diversificati che includano attività poco correlate tra loro.

Per i titoli azionari statunitensi – sottolinea il CIO di Global X – nella prima metà di quest’anno un fattore da considerare è rappresentato dalle prospettive difficili riguardo gli utili. Per l’S&P 500, il tasso di crescita degli utili del quarto trimestre su base annua è stato rivisto a -2,8%, ben al di sotto del 3,7% stimato all’inizio del trimestre. Circa il 55% delle società dell’S&P 500, e il 71% di quelle del Nasdaq, sono scambiate oggi al di sotto delle loro medie mobili a 200 giorni”.

L’indebolimento della crescita degli utili potrebbe verificarsi insieme a un maggior rischio di recessione, evidenziato dal forte calo del Conference Board Leading Economic Index“.

Cosa dire invece riguardo ai paesi ex Usa?

Maier scrive che, “fuori dagli Stati Uniti, i timori di una crisi energetica in Europa si sono dissipati grazie alla buona tenuta degli stoccaggi, mentre la Cina, abbandonando la politica zero-COVID, ha dato maggiore priorità alla crescita economica”.

In questo contesto, “poiché gli investimenti tematici sono per natura globali, possono beneficiare del miglioramento della situazione internazionale; tuttavia, con il rallentamento della crescita globale e il restringimento delle condizioni finanziarie, è necessario essere selettivi”.

Di qui, la necessità di optare per portafogli diversificati.