Mercati prendono fiato dopo rally post-Bce, nel pomeriggio appuntamento con le payrolls Us
I mercati europei si prendono una pausa dopo l’euforia della vigilia in scia alle misure straordinarie messe in campo dalla Bce per garantire liquidità al sistema creditizio. L’istituto di Francoforte ha varato un piano di acquisto di covered bond per 40 miliardi di euro a partire da novembre fino a fine ottobre 2012. Via libera anche a due operazioni di rifinanziamento a lungo termine: una a 12 mesi a ottobre prossimo e l’altra a 13 mesi a partire da dicembre prossimo. Entrambe a tasso fisso. A queste si affiancheranno operazioni di rifinanziamento a tre mesi (in agenda il prossimo 25 gennaio, 29 febbraio, 28 marzo, 25 aprile, 30 maggio e 27 giugno) sempre a tasso fisso. Annunci che hanno sospinto anche l’euro risalito in area 1,34 dollari.
Fmi caldeggia taglio tassi
La Bce non ha invece toccato i tassi di interesse rimasti fermi all’1,5%. Quella di ieri è stata l’ultima riunione presieduta da Jean Claude Trichet che da novembre lascerà il posto a Mario Draghi. A frenare la Bce dal tagliare i tassi è soprattutto l’elevata inflazione (+3% a settembre secondo la prima stima flash) che è attesa sopra il target del 2% anche nei prossimi mesi. Oggi Antonio Borges, direttore del Dipartimento per l’Europa del Fmi, ha sottolineato che c’è spazio per un abbassamento dei tassi in Europa con le aspettative sull’inflazione che sono ben ancorate.
In azione ieri anche la Bank of England che ha aumentato l’ammontare del piano di quantitative easing da 200 a 275 miliardi di sterline. L’ulteriore allentamento monetario è volto a stimolare la crescita dell’economia britannica.
In azione ieri anche la Bank of England che ha aumentato l’ammontare del piano di quantitative easing da 200 a 275 miliardi di sterline. L’ulteriore allentamento monetario è volto a stimolare la crescita dell’economia britannica.
Azionario Ue poco mosso in avvio, tris di rialzi per Wall Street
In avvio di giornata l’indice Ftse Mib viaggia a cavallo della parità a 15.361 punti (+0,20%) dopo il balzo del 3,55% della vigilia. Ieri Wall Street ha archiviato la terza seduta consecutiva in positivo con il Dow Jones che ha recuperato quota 11.000 punti, terminando le contrattazioni in rialzo dell’1,68 per cento. In attesa delle no farm payrolls in uscita oggi, ieri il dato sulle nuove richieste di sussidi alla disoccupazione è risultato migliore delle attese.
In avvio di giornata l’indice Ftse Mib viaggia a cavallo della parità a 15.361 punti (+0,20%) dopo il balzo del 3,55% della vigilia. Ieri Wall Street ha archiviato la terza seduta consecutiva in positivo con il Dow Jones che ha recuperato quota 11.000 punti, terminando le contrattazioni in rialzo dell’1,68 per cento. In attesa delle no farm payrolls in uscita oggi, ieri il dato sulle nuove richieste di sussidi alla disoccupazione è risultato migliore delle attese.
Nel pomeriggio riflettori su payrolls Us di settembre
La giornata di oggi vede in primo piano i dati sul mercato del lavoro statunitense in arrivo nel primo pomeriggio. A settembre dovrebbe esserci una timida ripresa dopo i deludenti riscontri arrivati ad agosto. Le attese sono di una creazione di 50 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli dopo la variazione mensile nulla di agosto. In particolare il saldo del settore privato aveva evidenziato ad agosto un modesto più 17 mila, peggiore riscontro dal febbraio 2010, Il tasso di disoccupazione è atteso stabile al 9,1%. I riscontri di settembre verranno resi noti dal Dipartimento del Lavoro Usa alle 14.30 ora italiana. La debolezza del mercato del lavoro ha indotto Washington a varare lo scorso mese l’American Jobs Act, piano da 440 miliardi di dollari composto per il 70 per cento da sgravi fiscali per lavoratori e piccole imprese e per il restante 30% da spese per infrastrutture e investimenti all’istruzione.