La Bce lascia i tassi invariati, Trichet lancia operazioni straordinarie

Un addio senza fuochi d’artificio per Jean Claude Trichet. Nella sua ultima conferenza stampa da governatore della Banca centrale europea prima del passaggio del testimone a Mario Draghi, il numero uno dell’Eurotower non ha annunciato nulla di più di quanto il mercato già non scontasse.
Le decisioni della Bce
Nel corso della conferenza stampa che ha seguito la decisione di mantenere i tassi d’interesse invariati all’1,5% nell’Eurozona, il presidente della Bce ha annunciato il lancio di un programma di acquisto di covered bond sul mercato primario e secondario a partire da novembre fino a fine ottobre 2012, il tutto per un valore di 40 miliardi di euro. Via libera anche a due operazioni di rifinanziamento a lungo termine: una a 12 mesi a ottobre prossimo e l’altra a 13 mesi a partire da dicembre prossimo. Entrambe a tasso fisso. A queste si affiancheranno operazioni di rifinanziamento a tre mesi (in agenda il prossimo 25 gennaio, 29 febbraio, 28 marzo, 25 aprile, 30 maggio e 27 giugno) sempre a tasso fisso.
Le precisazioni di Trichet
Trichet ha chiarito che le misure adottate dal consiglio hanno carattere straordinario. “Sono misure di natura temporanea – ha precisato il presidente uscente della Bce – Sono sicuro che le modifiche all’Efsf (l’European financial stability fund) verranno accettate dai Paesi membri e che il fondo vedrà ampliare i suoi poteri con la possibilità di acquistare i bond. Con queste modifiche all’Efsf, non saranno più necessari gli interventi della Bce”. Precisazioni che non sono state prese bene dal mercato. Le Borse europee, pur mantenendosi ampiamente in territorio positivo, hanno ripiegato in concomitanza delle parole di Trichet.
L’invito ai governi
Il numero uno dell’Eurotower ha ribadito che non spetta alla Bce agire al posto dei governi. “I governi devono implementare le riforme necessarie e onorare gli impegni presi”, è stato l’invito di Trichet. Ma non solo. Una esortazione ad aumentare la credibilità è stata rivolta anche alle banche: “E’ necessario che aumentino la capitalizzazione e migliorino i bilanci”. “Non abbiamo una stima sui capitali necessari alle banche, ma l’importante è che ogni istituto sia credibile”.
Previsioni su crescita e inflazione
Trichet ha posto l’accento anche sui rischi al ribasso per l’economia europea con un rallentamento della crescita previsto nella seconda metà dell’anno. L’inflazione rimarrà oltre il target del 2% per il resto dell’anno per iniziare a diminuire successivamente. “Puntiamo a una inflazione all’1,9-1,8% per l’inizio del 2012”, ha aggiunto il governatore della Bce.
Le prossime mosse della Bce
E proprio guardando al futuro, Trichet ha voluto lanciare un messaggio riguardante il suo successore, Mario Draghi: “La Bce continuerà a fare bene anche dopo di me”, ha assicurato. Dopo otto anni di servizio all’istituto centrale, Trichet lascerà il posto all’italiano Draghi a fine mese. Ma quale sarà la linea del neoletto presidente? “Per quanto riguarda la politica monetaria, non vi sono stati accenni particolari durante la conferenza di oggi che ci sarà un taglio dei tassi in occasione della riunione del 3 novembre – commentano gli analisti di Barclays – Nel complesso, questo suggerirebbe che se la Bce è pronta ad abbassare i tassi, che è quello che ci aspettiamo dato il deterioramento della congiuntura economica, allora la mossa sarebbe più probabile l’8 dicembre”.