Notizie Notizie Italia Mercati nel panico totale, adesso trema anche la Meloni con turbolenze su Btp e spread

Mercati nel panico totale, adesso trema anche la Meloni con turbolenze su Btp e spread

7 Aprile 2025 09:33

Non si arresta l’emorragia sui mercati finanziari. I futures di Wall Street preannunciano un avvio shock oggi e le Borse asiatiche hanno messo a segno il peggior crollo dall’ottobre 2008. Tra i pochi asset a tenere ci sono i Treasury e i titoli di Stato in generale, tra cui gli stessi Btp, anche se lo spread con il Bund si sta allargando non poco questa mattina.

Trump gela tutti, ecco le sue parole sul calo dei mercati

“Non voglio che vada giù nulla, ma a volte devi prendere medicine per aggiustare qualcosa”, ha detto Trump ieri sera. “Dimenticare i mercati per un secondo”, ha detto il presidente Usa ai giornalisti. Le preoccupazioni degli investitori hanno raggiunto il picco quando le osservazioni di Trump hanno chiarito che, a differenza dei precedenti crolli finanziari, il governo degli Stati Uniti non sta correndo in loro soccorso e la Cina ha detto venerdì che avrebbe schiaffeggiato gli Stati Uniti. Mentre il tumulto continuava, alcuni vicini a Trump lo hanno esortato a ripensare i suoi piani prima della scadenza del 9 aprile per l’entrata in vigore delle tariffe reciproche.

I nuovi dazi di base del 10% degli Stati Uniti sulla maggior parte dei partner commerciali sono entrati in vigore nel fine settimana e le tariffe aggiuntive che Trump ha annunciato sui cosiddetti ” cattivi attori ” sono destinate a entrare in vigore a partire da mercoledì.

Wall Street verso un lunedì da brivido

I 5 trilioni di dollari andati in fumo la scorsa settimana potrebbero amplificarsi non poco. I futures segnano cali nell’ordine del 4% per l’S&P 500 e del 5% per il Nasdaq con l’analista Dan Ives di Wedbush, tra i più bullish di tutta Wall Street che ha ridotto notevolmente i prezzi obiettivo su Tesla e Apple.

Capitombolo anche per l’Asia. L’indice Msci Asia Pacific è crollato fino al 7,9%, il massimo dall’ottobre 2008 su base intraday. In avvio l’Europa non è da meno con Piazza Affari che si muove con un -6%.

In affanno anche il bitcoin. Dopo aver tenuto nelle ultime due giornate della scorsa settimana, il maggiore esponente delle criptovalute segna un crollo del 10% in area 74mila dollari. L’oro si conferma asset rifugio per antonomasia segnando stamattina un moderato segno più a 3.043 dollari l’oncia.

Treasury on fire, attesa per mosse Fed

L’avversione al rischio, abbinata alle attese di banche centrali in azione per tagliare i tassi in vista di una ormai probabile recessione, porta al rally dei titoli di Stato. Oltreoceano i Treasury allungano con rendimenti ampiamente sotto il 4% (3,88% il decennale). “Potrebbe anche scendere ulteriormente verso il 3,5% – scrivono oggi gli esperti di Ing – Ma nell’ipotesi di un terzo o quarto trimestre più stabile, la curva dovrebbe essere in grado di risalire, con il decennale che torna comodamente sopra il 4%. Tutto ciò presupponendo che non ci sia una grande recessione dannosa; un caso che, bisogna ammetterlo, deve ancora essere dimostrato dagli eventi futuri”.

“Trump ha dichiarato che ci aspetta un periodo di transizione, il che potrebbe voler dire anche recessione, ergo lo ha messo in conto e ciò (purché sia soft landing) potrebbe non essere malvisto dall’amministrazione Usa, che deve svalutare il debito, quindi ha bisogno di tassi più bassi per pagare meno interessi sullo stesso”, spiega Saverio Berlinzani, analista senior di ActivTrades. Ma la Fed come reagirà? Soprattutto pensando che i cittadini Usa sono in larghissima parte coinvolti negli investimenti azionari, molto più che in Europa (basti pensare ai fondi pensione Usa). Nel caso di ribasso consistente di Wall Street “certamente la Fed taglierebbe il costo del denaro – aggiunge Berlinzani – ma potrebbero anche esserci una fuga di capitali dagli Usa e dal dollaro, non possiamo escluderlo a priori. Per ultimo, uno sguardo al vero obiettivo, secondo noi di Trump, che vuole reciprocità e dollaro debole, per aggiustare un deficit commerciale fuori controllo”.

Bund torna re dei bond Ue, lo spread si allarga

In Europa il Bund riconquista la palma di asset no risk e fa meglio rispetto agli altri pari con il decennale tedesco sceso stamattina sotto il 2,5%. Dal canto suo i Btp tengono con il decennale che rende il 3,8% circa, in rialzo di 10 pb questa mattina, con di conseguenza lo spread Btp-Bund allargatosi in area 128 pb dai 111 a cui viaggiava settimana scorsa.

“Come governo dobbiamo cercare di mantenere il sangue freddo, valutare gli impatti ed evitare di partire con una politica di controdazi che potrebbe essere semplicemente dannosa per tutti e specialmente per noi”, ha detto ieri il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo al Forum Ambrosetti di Cernobbio. “Il messaggio a mio giudizio è che non bisogna pigiare il pulsante, il bottone del panico – ha aggiunto – Questo approccio pragmatico e razionale lo porteremo a livello europeo. Le Borse agiscono in modo razionale e talvolta irrazionale, seguendo altri tipi di istinti”. Posizione che si uniforma a quanto detto nei giorni scorsi dalla premier Giorgia Meloni, anche se il panico sui mercati al momento ha preso il sopravvento e inizia a mettere in ginocchio anche lo spread, la cui discesa è stata per mesi un vanto dell’attuale esecutivo.