Notizie Notizie Mondo Mercati in balia delle vendite, vaccino anti-Covid Johnson & Johnson efficace al 66%

Mercati in balia delle vendite, vaccino anti-Covid Johnson & Johnson efficace al 66%

29 Gennaio 2021 15:25

Tutto da rifare (o quasi) sui mercati europei. Pur restando in territorio negativo, a metà seduta i listini del Vecchio continente (Piazza Affari compresa) avevano cercato di limare le perdite grazie al recupero dei futures statunitensi. Ma poco si è assisistito nuovamente a una accelerazione ribassista. Sui mercati persistono sempre le crescenti preoccupazioni legate ai ritardi nelle consegne vaccini che potrebbero rallentare un ‘ritorno alla normalità’. Quando manca poco all’avvio delle contrattazioni a Wall Street, il Dax indietreggia dell’1,12%, mentre il Cac40 e il Ftse 100 lasciano sul terreno rispettivamente l’1,32% e l’1,5 per cento. Non va meglio a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che perde lo circa l’1% a quota 21.698 punti.

In questo contesto già incerto è arrivata l’ultimo aggiornamento di Johnson&Johnson. Il colosso americano ha reso noto che il proprio vaccino contro il coronavirus ha dimostrato una efficacia pari al 66% nella protezione contro il Covid-19. In particolare, ha detto la società americana, il vaccino ha mostrato una efficacia del 72% negli Stati Uniti, del 66% in America Latina e del 57% in Sud Africa. Un risultato che l’amministrato delegato di Johnson&Johnson, Alex Gorsky, ha definito “una pietra miliare di importanza critica”. La società intende presentare domanda per l’uso del vaccino negli Usa agli inizi di febbraio e prevede di avere il prodotto disponibile per la spedizione immediatamente dopo l’autorizzazione. Il titolo Johnson&Johnson sta perdendo quota nel pre-mercato, forse perchè i mercati stanno provando a mettere a confronto i dati degli altri candidati, ovvero quelli dell’accoppiata Pfizer-BioNTech e di Moderna che avevano tassi di efficacia più elevati di oltre il 90%. In attesa dell’opening bell si sta assistendo a una acelerazione ribassista per i futures sugli indici azionari Usa, con quelli sul Dow Jones che stanno scendendo di oltre 300 punti; quelli sul Nasdaq in calo dell’1% e quelli sul Nasdaq 100 in flessione dell’1,1%. I mercati restano inoltre in fibrillazione con crescenti preoccupazioni sugli effetti che potrebbe avere il trading sfrenato in atto su alcuni titoli quali GameStop.

A Piazza Affari, tra i singoli titoli, si mette in luce Leonardo che guadagna quasi il 3% dopo la conferma della guidance per il 2020. el dettaglio, l’ex Finmeccanica ha precisato che il 2020 si è concluso in maniera positiva, ottenendo “ottimi risultati grazie alla performance del business militare/governativo in tutte le divisioni, a fronte di una minor contribuzione del civile”. Sebbene resti da verificarne la qualità – aggiungono gli esperti – la notizia è positiva perché implica un forte recupero nell’ultimo trimestre che non era scontato”. In particolare, spiegano ancora da Equita, per quanto riguarda il free cash flow che nel quarto trimestre sarebbe di almeno 2,6 miliardi di euro rispetto alla media degli ultimi 5 anni di 1,5 miliardi, recuperando gran parte degli effetti negativi del lockdown primaverile, mentre la raccolta ordini sarebbe in calo solo il 3% su base annua nel quarto trimestre. Positive anche DiaSorin e Recordati con rialzi vicini al 2 per cento.

Debolezza, invece, per Bper che lascia sul terreno quasi tre punti percentuali. La banca emiliana ha comicato oggi che l’assemblea straordinaria dei soci ha deliberato sull’unico argomento all’ordine del giorno, ovvero le modifiche riguardanti lo statuto. L’assemblea dei soci ha approvato, con il 96,40% dei voti espressi corrispondenti al 50% del capitale sociale complessivo, la proposta del consiglio di amministrazione concernente la modifica degli articoli
5, 11, 14, 17, 18, 19, 20, 22, 24, 27, 28, 29, 31, 32, 33, 34, 36, 37 e 45 dello Statuto sociale, oltre all’abrogazione degli articoli 21 e 23 e l’inserimento del nuovo articolo 28, con conseguente rinumerazione degli articoli dello statuto sociale. Le proposte di modifica dello Statuto erano state autorizzate da Banca Centrale Europea lo scorso 15 dicembre 2020.