Mercati guardano alle mosse della Fed, stasera atteso annuncio dell’operazione twist
Listini asiatici in positivo
Giornata poco movimentata per i listini asiatici con comunque prevalenza degli acquisti. Il mercato d’Estremo oriente ha vissuto una seduta caratterizzata da scarsa volatilità in attesa delle decisioni di politica monetaria che verranno annunciate, questa sera, dalla Federal Reserve americana. L’indice di riferimento del mercato asiatico, Msci Asia Pacific, ha registrato un progresso di mezzo punto percentuale. Bene in particolare la Borsa di Shanghai i cui indici registrano un progresso di circa 2 punti percentuali e mezzo. Positivo anche il listino di Sydney che ha chiuso in territorio positivo: l’indice S&P/ASX 200 ha terminato gli scambi in rialzo dello 0,78% a 4.071,8 punti. In Giappone l’indice Nikkei ha chiuso in progresso dello 0,2% a 8.741,16 punti, mentre il Topix si è attestato a 757,13 punti in rialzo dello 0,3 per cento.
Per quanto riguarda l’Europa, avvio negativo per i principali listini europei con Dax e Cac in calo di oltre l’1%. Tiene invece Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che alle 09.37 viaggia in progresso dello 0,53% a 14.432 punti.
Sale il superindice cinese di luglio
Sul fronte macro il superindice del Conference Board relativo all’economia cinese è aumentato a luglio dello 0,6% indicando che la crescita cinese dovrebbe proseguire a ritmo spedito anche nella seconda metà dell’anno. La bilancia commerciale giapponese ad agosto ha registrato un disavanzo pari a 755,3 miliardi di yen rispetto al surplus di 72,5 miliardi di yen della precedente rilevazione. Le attese degli analisti erano ferme a un deficit di 300 miliardi. Le esportazioni sono aumentate del 2,8% mentre le importazioni del 19,2% su base annuale.
Si attendono nuove misure di stimolo dalla Fed
Grande attesa per i responsi che usciranno dal meeting di due giorni del Fomc (Federal Open Market Committee), il braccio operativo della Federal Reserve. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha ribadito che l’istituto centrale è pronto a mettere in atto nuove misure per rilanciare la crescita e l’occupazione in un contesto di stabilità dei prezzi. Sembra da escludere l’eventualità di un nuovo piano di quantitative easing. L’alternativa più gettonata tra gli analisti è che la Fed annunci l’estensione della duration del proprio portafoglio scambiando titoli a breve termine con scadenze più lunghe, in quella che è conosciuta come “Operation Twist” e permette di sostenere minori oneri finanziari rispetto al classico QE. Secondo un sondaggio condotto da Bloomberg il 71% degli economisti interpellati ritiene che la Fed procederà all’Operation Twist.
Infine, tra le opzioni in gioco, c’è anche la possibilità di una riduzione del tasso di interesse sulle riserve in eccesso (ossia il quantitativo di denaro che le banche detengono in più rispetto a quanto necessario) che attualmente è pari allo 0,25%, incoraggiando così la circolazione di liquidità nel sistema.