Mercati europei misti: attesa per voto in Grecia
Mercati europei poco mossi in avvio di ottava. Dopo la pausa per le festività natalizie i riflettori sono oggi puntati sulla zona euro e in particolare su Atene, dove stamattina il Parlamento tenterà per l’ultima volta (si tratta del terzo round di votazioni) di eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Saranno necessari 180 voti per eleggere il nuovo Capo dello Stato che andrà a sostituire Karolos Papoulias. Le prime due votazioni si sono svolte lo scorso 16 e 23 dicembre.
Un mezzogiorno di fuoco in Grecia
Alle 12 ora locale (le 11 in Italia) i 300 membri del Parlamento tenteranno dunque di eleggere il nuovo Capo dello Stato (il candidato della maggioranza di Governo Stavros Dimas). Se non venisse raggiunto il quorum, una probabilità abbastanza elevata, si andrebbe al voto anticipato: il parlamento verrebbe così sciolto e si andrebbe ad elezioni anticipate tra fine gennaio e inizio febbraio (elezioni che si terrebbero il 25 gennaio e il primo febbraio). Una possibilità che non piace ai mercati che sono spaventati dall’idea che vinca il partito di sinistra radicale anti austerithy Syriza guidato da Alexis Tsipras, al momento dato per favorito.
Il secondo turno
Nulla di fatto nel secondo scrutinio: il candidato della maggioranza di Governo, Stavros Dimas, ha ottenuto 168 voti a favore, ben al di sotto del quorum di 200 voti. Nella prima tornata l’ex commissario europeo aveva raggiunto quota 160 voti. I contrari sono stati 131, mentre uno solo l’astenuto.
L’incertezza dello scenario politico è balzata alle cronache ad inizio dicembre quando il premier Antonis Samaras ha deciso di anticipare le elezioni del presidente della Repubblica, inizialmente previste nel primo trimestre del 2015. L’annuncio aveva fatto scattare un’ondata di vendite sulla Borsa di Atene, che aveva registrato il peggior crollo degli ultimi 27 anni.
Borse europee miste
Nell’attesa i listini europei si muovono in ordine sparso: il Dax è in territorio negativo e cede lo 0,66% a 9.857,12 punti, mentre il Ftse 100 sale dello 0,21% a 6623,95. Il Cac di Parigi ha perso terreno e ora viaggia poco sopra la parità a 4.296. In rosso Piazza Affari: il Ftse Mib cede quasi lo 0,9% a 19.180,14 punti. Tra i peggiori del listino milanese Eni che cede quasi il 2%, seguita dai titoli finanziari. Vendite su Bpm, Unicredit Intesa Sanpaolo e Mediolanum che cedono oltre l’1 per cento.