Borse ancora positive, si prepara il rally di fine anno? Piazza Affari rimane indietro
Prosegue il rialzo sui mercati finanziari in una seduta priva di spunti macro. Le principali Borse europee hanno aperto in territorio positivo in scia ai guadagni di Wall Street (l’indice Dow Jones e l’S&P500 hanno aggiornato i massimi storici) e della maggior parte dei listini asiatici. Si rafforza così la speranza del consueto rally di fine anno, dopo le pesanti perdite della scorsa settimana. Gli analisti non sono escludono nuovi massimi entro la fine dell’anno sui mercati azionari, proprio considerando la stagionalità in termini di periodo dell’anno storicamente propenso ai rialzi di Borsa, prima di vedere liquidità in diminuzione nei prossimi giorni.
Nel dettaglio, a Londra l’indice Ftse segna un +0,75%, mentre a Francoforte il Dax sale dello 0,60% e a Parigi il Cac40 guadagna lo 0,80%. Piatta la Borsa di Milano. Dopo un avvio positivo l’indice Ftse Mib di Piazza Affari si è sgonfiato fino a scivolare in territorio negativo. A pesare sul listino milanese è il comparto bancario, con Mps che guida i ribassi (-2,5%) in scia alle indiscrezioni su possibili ulteriori consistenti accantonamenti nel quarto trimestre. Non aiuta la bocciatura arrivata ieri sera da Standard & Poor’s che ha tagliato il rating delle banche italiane a causa dei crescenti rischi economici e del downgrade del debito sovrano. A questo si aggiunge l’incertezza politica. Oggi si vota la Legge di Stabilità, mentre diventano sempre più concrete le dimissioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Si ricorda infine, che oggi in Borsa è giorno di scadenza futures su azioni e opzioni e su indici ed è dunque prevista la revisione/ribilanciamento dell’indice Ftse/Mib.
“Questo dicembre dei mercati finanziari – sostiene Davide Marone, market analyst di Fxcm – è in assoluto tra i più eccezionali e volatili degli ultimi anni: eccezionali, vista lo straordinario attivismo delle varie banche centrali in materia di politica monetaria (vedi, seppur per ragioni molto diverse, la Banca Centrale Russa e la Swiss National Bank) e volatili, se si misurano i range di escursione media giornaliera dei vari strumenti uniti alla marcatezza dei trend ed alla precisione dei ritracciamenti”.