Maxi intervento delle banche centrali: 360 mld $ per salvare l’interbancario
Le maggiori banche centrali mondiali interverranno con una maxi operazione coordinata per ridare fiato al mercato interbancario.
L’intervento rifornirà il sistema con liquidità per complessivi 360 miliardi di dollari, in una manovra indirizzata a dare sostegno al mercato del credito a breve termine in dollari, dopo che ieri il tasso Libor overnight nella valuta americana è salito negli scorsi due giorni al di sopra del 6% con un balzo di oltre il 100% dopo l’annuncio del fallimento di Lehman Brothers.
Oltre a Federal Reserve e Bce, nell’operazione sono coinvolte la Bank of Canada, la Bank of England, la Bank of Japan e la Swiss National Bank. Con l’operazione la Fed autorizzerà l’espansione delle sue linee swap per 180 miliardi, mentre la Bce rifornirà il mercato con dollari per aggiuntivi 55 miliardi, la Swiss National Bank di 15 miliardi.
Attraverso la manovra annunciata la Fed e le altre autorità monetarie internazionali puntano a ridare fiato a scambi sempre più rarefatti tra le controparti bancarie sul mercato monetario in dollari. Il mercato dei prestiti interbancari ha infatti subito una violenta battuta d’arresto in conseguenza del fallimento di Lehman e degli accresciuti timori che il crac possa dare vita a nuovi “asset malati” nei bilanci delle banche. In sostanza si è ridotta ulteriormente la fiducia fra gli stessi istituti bancari, sempre più riluttanti a prestarsi capitali anche solo per poche ore (overnight).
Il balzo del Libor overnight $, un sintomo della situazione descritta, si è solo parzialmente mitigato nelle ultime ore, con il tasso che ha subito una limatura al 5 per cento.
