Notizie Notizie Mondo Aig: la Fed decide per il salvataggio, il controllo passa al governo

Aig: la Fed decide per il salvataggio, il controllo passa al governo

17 Settembre 2008 06:34

La Federal Reserve ha predisposto il salvataggio in extremis del maggior gruppo assicurativo mondiale, American International Group. La banca centrale americana garantirà infatti un prestito di 85 miliardi di dollari che consentirà ad Aig di evitare lo spettro della bancarotta.


In contropartita il governo di Washington assumerà il controllo della compagnia, con una quota azionaria del 79,9%.


La Federal Reserve, con il supporto del dipartimento del Tesoro, ha dato mandato alla proprio branch newyorkese, cui compete la diretta giurisdizione sui mercati finanziari della Grande Mela, di predisporre l’intervento. Un prestito che, si legge in un documento della stessa Fed,”contiene termini e condizioni disegnati per proteggere gli interessi delle autorità federali e dei contribuenti”.


Chiari i motivi che hanno spinto le autorità Usa a intraprendere una strada che solo due giorni fa non era stata nemmeno presa in considerazione per la banca d’affari Lehman Brothers: “Nelle attuali circostanze – si legge ancora nel documento diramato dal board della Fed – un fallimento di Aig avrebbe potuto incrementare i già significativi livelli di fragilità del mercato e condurre a costi di indebitamento sostanzialmente maggiori, ridurre il benessere delle famiglie e indebolire la performance dell’economia in maniera rilevante”.


Lo scopo tecnico del prestito, che avrà una durata di 24 mesi, è però quello di consentire ad Aig di rispondere alle proprie obbligazioni, permettendo una più ordinata vendita di alcuni dei suoi asset, in modo da evitare il più possibile distruzione di valore.

 

Di un intervento governativo per evitare una bancarotta dagli effetti potenzialmente disastrosi per il sistema finanziario mondiale si era iniziato a parlare già nel tardo pomeriggio di ieri, quanto il titolo Aig aveva progressivamente più che dimezzato le perdite dell’apertura arrivando a chiudere con un -21,1 per cento.