M. Hewson: i leader politici europei sembrerebbero aver perso il controllo della situazione
Dopo aver bucato anche quota 1,33 fissando un minimo di seduta a 1,3284, l’euro-dollaro in vista dei dati macro statunitensi prova a recuperare terreno scambiando in questo momento a 1,3353. Il Piano salva-Dublino a meno di colpi di scena dovrebbe attestarsi a 85 miliardi di euro, di cui 35 miliardi dovrebbero essere destinati al sistema bancario. La moneta unica risente ancora delle dichiarazioni del cancelliere Tedesco Angela Merkel, che ieri aveva definito la situazione europea “eccezionalmente seria”. Visti anche i precedenti tra i commentatori c’è chi ha già fatto notare che la Merkel anche questa volta starebbe privilegiando le questioni interne.
Michael Hewson di Cmc Markets nel suo report rileva che “al di là delle tensioni legate alla situazione politica irlandese e delle paure di un contagio dell’economia spagnola, in questo momento gli operatori sono spaventati dalla sensazione che i leader politici europei abbiano perso il controllo della situazione”. Intanto dopo le minacce di Moody’s, Standard & Poor’s nella notte ha abbassato di un livello il rating sul debito irlandese. Il giudizio di lungo termine è passato da AA- ad A, mentre quello a breve da A-1+ ad A-1.
Sul valutario le tensioni tra le due Coree stanno spingendo al rialzo il dollaro; il biglietto verde in questo momento quota 83,310 yen e 0,9960 franchi svizzeri. Ieri sera indicazioni decisamente negative dalle minute del Fomc, il braccio operativo della Banca centrale Usa. La Fed ha ridotto le stime di crescita ed alzato quelle di disoccupazione. Il Pil quest’anno dovrebbe registrare un incremento compreso tra il 2,4 ed il 2,5%, in calo rispetto al 3-3,5% pronosticato a giugno. L’anno prossimo invece il Pil Usa dovrebbe crescere tra il 3 ed il 3,6% (dal 3,5-4,2%), mentre nel 2012-2013 il dato è previsto al 4% circa. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la disoccupazione è attesa tra il 9,5 ed il 9,7% quest’anno, tra l’8,9 ed il 9,1% l’anno prossimo, tra il 7,7% e l’8,2% nel 2012 e tra il 6,9 ed il 7,4% nel 2013.
Dal fronte dati macro, nella prima parte meglio delle attese il tedesco Ifo, salito a 109,3 punti, in linea con i pronostici il +0,8% del Pil della Gran Bretagna nel terzo trimestre e delusione per il -3,8% m/m dei nuovi ordini industriali nell’eurozona a settembre. Nel pomeriggio dagli Usa attesi i dati su redditi personali, ordini beni durevoli, richieste settimanali sussidi disoccupazione, fiducia consumatori (Università del Michigan) e vendite nuove case.