Litio crolla (-80% Ytd): investitori cauti anche nel 2024, pesa domanda auto elettriche. I livelli da monitorare
Nel comparto delle materie prime continua il crollo del litio che, dai massimi di fine 2022 ha già perso l’82% circa, tornando così sui minimi dal 2021. La recente tendenza ribassista sul litio può essere attribuita alle maggiori preoccupazioni legate alla futura domanda del settore delle batterie per veicoli elettrici, un settore in cui il litio è uno un materiali fondamentali.
Al momento, il litio è tornato infatti sotto quota 13.000 euro alla tonnellata, in calo del 31% da inizio dicembre, e questo ha innescando forti vendite anche sui titoli legati al comparto delle batterie. Teniamo presente che solo a novembre del 2022 il litio quotava oltre i 77.000 euro alla tonnellata.
In questo articolo analizziamo proprio quali sono stati i market mover che, negli ultimi mesi, hanno guidato l’andamento del litio e quali i livelli di prezzo da monitorare in attesa dell’anno nuovo.
Sul litio pesa la domanda di batterie
Come dicevamo, i futures sul litio, e in particolare quelli sul carbonato di litio in Cina, sono in deciso calo a causa delle preoccupazioni degli investitori, che si dimostrano cauti sulle prospettive per il litio nel 2024.
Il litio grazie alle sue proprietà chimico-fisiche viene impiegato in sempre più applicazioni e in particolare nell’ultimo decennio è diventato sempre più importante a causa dell’aumento della domanda di batterie. Le batterie al litio sono infatti il principale settore di applicazione del litio, che viene appunto impiegato per alimentare le batterie dei dispositivi elettronici telefoni, computer, fotocamere, ecc, ma anche quelle dei tanto richiesti veicoli elettrici, la cui crescente adozione ha contribuito ha trainare fortemente al rialzo la domanda di litio negli ultimi anni.
Ma il litio non è solo ampiamente utilizzato nell’elettronica o per la produzione di batterie, ma è molto utilizzato anche in altri settori, dall’industria farmaceutica, passando per quella chimica e della difesa.
Ecco che da questo punto di vista, secondo le analisi di Rystad Energy (società indipendente di ricerca e consulenza), dopo il boom della domanda di litio a causa della forte richiesta di veicoli elettrici e sistemi di accumulo a cui abbiamo assistito post pandemia, ora si stima che la domanda globale di batterie crescerà “solo” del 38% nel 2024, in deciso calo rispetto al 53% previsto per quest’anno.
Questo è dovuto sostanzialmente da quelle che sono le previsioni di vendita del mercato EV nel prossimo anno e in tal senso, secondo l’analista di Bloomberg Intelligence, Joanna Chen, lo slancio delle vendite di veicoli elettrici starebbe rallentando sia in Europa che negli Stati Uniti, un elemento di ansia per gli investitori.
Se dal 2020 abbiamo assistito infatti ad un vero e proprio boom dei volumi di vendita dei veicoli elettrici, nell’ultimo periodo sembra che siano rimasti piatti e ciò ha contribuito ad alimentare il crollo dei prezzi del litio di quest’anno.
E quindi, dopo la frenesia degli acquisti del 2022, ora la domanda di batterie ha iniziato a deludere le aspettative, con gli investitori che sono tornati ad essere più cauti sulle prospettive per il 2024 per il metallo chiave per la produzione di batterie.
Inoltre, secondo Albemarle, una delle più importanti società attive nel settore delle batterie, il litio ha perso lucentezza in quanto nell’ultimo anno, l’aumento dell’offerta di litio ha superato la domanda, e come sappiamo se il mercato si trova in una situazione di eccesso di offerta rispetto alla domanda, allora è probabile assistere ad un calo di prezzo.
Ma come si è passati così velocemente da una situazione di eccesso di domanda ad una di eccesso di offerta? Bhe per prima cosa dobbiamo tener presente che dopo lo scoppio della pandemia e in corrispondenza dei primi segnali al rialzo e quindi volatilità sui prezzi, le principali case automobilistiche (e in particolare quelle attive nel ramo EV) hanno accumulato ampie scorte di litio che sono rimaste inutilizzate nei magazzini. Ma non solo, come dicevamo, la domanda di veicoli elettrici, nonostante il continuo aumento della diffusione, sono viste in calo rispetto al passato. Al momento, secondo le stime di Ubs, i veicoli elettrici rappresentino solo il 18% delle vendite di veicoli in tutto il mondo nel 2024, in calo rispetto alle precedenti previsioni del 20%. Inoltre, nel 2030, la quota di veicoli elettrici è vista al 47%, una percentuale comunque inferiore al 54% precedentemente previsto.
Secondo Ubs, “l’offerta di litio sembra essere destinata a superare la domanda globale fino al 2028“, e tra gli altri elementi di preoccupazione per il comparto gli analisti citano anche “l’incertezza tra i consumatori, l’impennata dei tassi di interesse, il calo dei sussidi governativi per l’acquisto di veicoli elettrici e le infrastrutture di ricarica ancora insufficienti“.
In ogni caso, come segnalano gli strateghi di Goldman Sachs, se nel prossimo futuro la domanda di litio torna a superare l’offerta, allora è probabile vedere ad una nuova fiammata dei prezzi del litio. In tal senso, gli analisti di Goldman stimano che i prezzi del litio dovrebbero attestarsi a 13.377 dollari per tonnellata nel 2024, a 11.000 dollari nel 2025, per poi giungere a quota 16.883 dollari per tonnellata nel 2026.
Ma chi sono i maggiori produttori di litio al mondo? Dai dati sui volumi vediamo che la produzione globale di litio è concentrata principalmente in alcune aree del mondo a partire dall’Australia e in particolare nella parte occidentale che vanta tra i maggiori depositi di litio al mondo. Altri importanti produttori di litio sono il Cile, dove nella regione del deserto di Atacama abbiamo uno dei più vasti giacimenti di litio del mondo, ma anche l’Argentina e la Cina che oltre ad essere uno dei maggiori produttori è anche il più importante utilizzatore.
Analisi tecnica sul litio
Dopo il rally messo a segno nel 2022 (nuovo record), il litio ha avviato il 2023 nel peggiore dei modi e si appresta a chiuderlo sui minimi di metà 2021. Il metallo è crollato di circa l’80% quest’anno, con i prezzi del litio sono ora al minimo dal 2021. Ecco che questi dati e performance rappresentano un’importante inversione di tendenza rispetto allo scorso anno, con alcuni produttori di veicoli elettrici che stanno ora riconsiderando i loro piani di crescita nel comparto dei veicoli elettrici e altri analisti che hanno sottolineato che al momento il prezzo del litio è sceso al di sotto del costo marginale di produzione.
Nel grafico lineare giornaliero, qui sotto, possiamo vedere l’andamento del prezzo spot del carbonato di litio quotato in Cina e come vediamo, con il crollo dell’ultimo anno, il litio ha bruciando così i guadagni messi a segno durante lo scorso anno.
Le conseguenze del calo del litio si sono fatte sentire sia sugli acquirenti che sui venditori. Ad esempio le aziono di importanti produttori come Albemarle e Ganfeng Lithium Group sono crollati quest’anno, con la prima che ha perso oltre il 50% da inizio anno.