Notizie Notizie Italia Gualtieri si prende le chiavi dell’Italia: goodbye governo dei Minibot, con noi svolta verde e asili nido gratis

Gualtieri si prende le chiavi dell’Italia: goodbye governo dei Minibot, con noi svolta verde e asili nido gratis

Pubblicato 13 Settembre 2019 Aggiornato 14 Settembre 2019 10:07

Si volta pagina. E’ questo il chiaro messaggio lanciato da Roberto Gualtieri nella sua prima intervista da ministro dell’Economia. L’economista del Pd scelto come successore di Giovanni Tria nel governo Conte-Bis si appresta a fare il suo debutto in Europa all’Ecofin di Helsinki in programma oggi e domani. Gualtieri mette subito in chiaro che adesso cambierà tutto nel modo di porsi dell’Italia con l’Ue. Niente più guerra con l’Ue, quindi.

“Gli scontri continui con l’Europa, i proclami sui social e le assenze ai tavoli negoziali sono finiti. Si apre una fase nuova in Italia e in Europa e noi intendiamo esserne protagonisti”, dice il neo ministro dell’Economia intervistato da Repubblica che indica le linee guida del nuovo corso: “Voglio concorrere a realizzare il programma di governo per mettere il Paese sulla strada della crescita e dell’occupazione, della sostenibilità ambientale e della coesione sociale.Inoltre mi impegnerò affinché l’Italia riprenda a esercitare da protagonista il suo ruolo di Paese fondatore in Europa”.

“Fino a un mese fa si discuteva di flat tax, minibot e procedura di infrazione. Oggi i temi sono investimenti verdi, lavoro e asili nido”, aggiunge il nuovo numero uno di via XX Settembre.

 

Debito deve tornare a scendere, contro l’evasione c’è l’aiuto della tecnologia

Gualtieri punta a riportare il debito pubblico italiano su un percorso di riduzione. E per farlo è fondamentale rafforzare il contrasto all’evasione fiscale “anche grazie alla tecnologia”. Prime indicazioni chiare sull’impronta che avrà la prossima manovra 2020. Non verrà cancellata Quota 100, né il reddito di cittadinanza.

Tra le novità in arrivo, Gualtieri cita il piano per gli asili nido che punta ad azzerare le rette per i redditi medi e bassi e ad aumentare i posti a disposizione con investimenti nazionali ed europei. “Non è solo una misura sociale, peraltro dai costi relativamente contenuti, ma serve anche ridurre le diseguaglianze tra le famiglie, ad accrescere l’occupazione femminile così come la competitività e la natalità”, rimarca il ministro nell’intervista a Repubblica.

Relativamente agli investimenti in economia verde e infrastrutture, che sono le stesse priorità della nuova Commissione, Gualtieri rimarca: “Sosteniamo l’idea di un Green New Deal presente nel programma del governo e della Commissione fondato su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati. In questo quadro sarebbe opportuno che la quota di finanziamenti nazionali ricevesse un trattamento diverso da quello attuale e venisse scorporata dal calcolo del deficit strutturale”.