Notizie Notizie Mondo L’Intelligenza Artificiale riscrive il value investing con un ETF: i titoli più a buon mercato? Amazon e altri due FAANG

L’Intelligenza Artificiale riscrive il value investing con un ETF: i titoli più a buon mercato? Amazon e altri due FAANG

26 Agosto 2020 18:05

Gli investimenti finanziari stanno cambiando e la parola chiave è Intelligenza Artificiale (IA). Proprio come molti altri progressi tecnologici, l’Intelligenza Artificiale è diventata parte integrante delle industrie più esigenti e frenetiche. Dirigenti e imprenditori hanno iniziato attivamente ad implementare l’uso di sistemi di IA nella finanza e in altre aree per ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. L’intelligenza artificiale nella finanza è un potente alleato quando si tratta di analizzare attività in tempo reale in un determinato mercato o settore; le previsioni accurate e dettagliate fornite sono basate su più variabili e fondamentali per la pianificazione aziendale.

L’IA è stata pubblicizzata come la soluzione per tutto, anche per sradicare i pregiudizi sistematici nelle strategie di investimento di Wall Street. Era quasi inevitabile che qualcuno suggerisca di usarlo per il value investing, ovvero quando un investitore sceglie delle azioni che appaiono a prezzo di mercato inferiore al loro valore intrinseco. Questa strategia di acquisto di azioni che sembrano a buon mercato rispetto a i loro fondamenti si è trovata in difficoltà per più di un decennio, ma un money manager sudcoreano ha cercato di ridare linfa a tale strategia con un  fondo AI-augmented quotato in borsa.

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L’ETF value investing batte il mercato 

Si tratta del Qraft AI-Enhanced U.S. Next Value ETF, creato dalla Qraft Technologies, che si basa sulla stima dei beni immateriali di un’azienda sulla base di bilanci e banche dati. L’ETF ha registrato un rendimento simulato del 13% da inizio 2020 fino a luglio, rispetto al -3% dello S&P 500 Value Index. Ma quello che più sorprende è la composizione del portafoglio. Le prime tre partecipazioni del fondo a luglio erano Amazon, Alphabet e Facebook, ossia tre delle cinque Mega Cap Tech che compongono il gruppo dei FAANG  e che sono molto lontane dal tipo di azioni sottovalutate tipicamente favorite da una strategia value investing.

“I beni immateriali sono diventati un fattore più importante nel valore effettivo della società dovuto allo sviluppo dell’information technology,”, ha detto il fondatore Hyungsik Kim. “È facile dire in quale dei seguenti elementi è più importante misurare il valore di Amazon: magazzini (beni materiali) o sistemi logistici automatizzati (beni immateriali)” ha spiegato Kim.

È il grido di battaglia per i molti rimasti sostenitori del value: questa strategia non è morta, è semplicemente afflitta da obsolete regole contabili che trattano gli investimenti immateriali come ricerca e sviluppo piuttosto che capitale. Di conseguenza, le aziende high tech finiscono per avere molto valori contabili più bassi e costi più elevati, che le fanno sembrare più costose di quanto non siano in realtà.

Gli accattivanti test retrospettivi del nuovo ETF parlano anche della varietà di metodi alla base del miglior calcolo del patrimonio. Uno studio ha stimato che si sono oltre 3.000 diversi modi per definire una strategia di value investing. Per alcuni trader quantistici quel tipo di caccia alle prestazioni suggerisce una mancanza di rigore che significa fallimento nel lungo periodo.