Notizie Notizie Italia Da Leonteq un nuovo Autocallable su Intesa Sanpaolo con maxi premio a febbraio

Da Leonteq un nuovo Autocallable su Intesa Sanpaolo con maxi premio a febbraio

9 Novembre 2023 12:40

Mentre la stagione delle trimestrali giunge agli sgoccioli a Wall Street, in Europa prosegue intensamente con diverse società del Ftse Mib che pubblicheranno i propri conti. In particolare, le banche italiane rimangono le osservate speciali per capire se il settore continuerà ad essere il maggior beneficiario di questo contesto macroeconomico dettato da tassi crescenti. Il forte aumento dei profitti sul margine d’interesse dovrebbe infatti più che compensare la crescita dei costi di finanziamento e l’incremento dei costi legati a una possibile discesa delle attività economiche.

Intesa Sanpaolo, i conti spingono al rialzo il titolo

Tra le più importanti banche italiane troviamo Intesa Sanpaolo che ha riportato un set di risultati ampiamente positivi, battendo le stime degli analisti e aumentando le proiezioni per l’esercizio in corso. Tutto questo ha spinto le azioni in rialzo a Piazza Affari che da inizio anno il titolo guadagnano il 23%, sovraperfomando anche l’indice di riferimento Ftse Mib (+19%).

Al momento, i suggerimenti degli analisti sul titolo si suddividono fra 24 consigli di acquisto (Buy), 4 suggerimenti di mantenere le azioni in portafoglio (Hold) e 1 giudizio di vendita (Sell). Il target price medio è pari a 3,32 euro, con un rendimento potenziale implicito intorno al 30% (dati al 6 novembre 2023).

Utile netto raddoppiato e guidance rivista al rialzo

Nel periodo luglio-settembre 2023 Intesa ha registrato un utile netto di 1,9 miliardi, sostanzialmente raddoppiato (+99%) rispetto al terzo trimestre 2022 e al di sopra degli 1,74 miliardi del consensus. L’aumento del margine di interesse (+60% a 3,81 miliardi, vs stima 3,59 miliardi), grazie anche ai rialzi dei tassi della Bce, spinge i ricavi in crescita del 27%, permettendo di compensare la flessione delle commissioni (-2,7% a 2,1 miliardi, in linea con le stime).

Alla luce dei risultati migliori delle attese, Intesa ha deciso di innalzare ulteriormente le proiezioni sul margine di interesse (Net Interest Income, NII) e sull’utile netto per l’intero 2023. In particolare, il NII è previsto ora ben oltre i 14 miliardi di euro, mentre il risultato netto supererà i 7,5 miliardi. Le precedenti previsioni erano rispettivamente pari a oltre 13,5 miliardi e al di sopra dei 7 miliardi. Per entrambi gli indicatori è inoltre previsto un miglioramento nel 2024 e nel 2025, a conferma delle prospettive positive anche nel medio termine.

Protezione del capitale fino a 50% di ribasso

Per prendere posizione sul settore bancario italiano, EFG, tramite la piattaforma di Leonteq (membro di ACEPI, l’Associazione Italiana Certificati e Prodotti d’investimento), ha emesso su EuroTLX di Borsa Italiana un nuovo certificato Classic Autocallable (ISIN CH1282097299) con sottostante il titolo Intesa Sanpaolo.

Si tratta di un prodotto (categoria ACEPI: certificati a capitale condizionatamente protetto) con diversi punti di forza. L’elemento fondamentale è la struttura del certificato che permette all’investitore grande flessibilità e resilienza anche in caso di correzioni improvvise che potrebbero verificarsi sui mercati sia nel breve che nel medio periodo.

Il nuovo certificato con ISIN CH1282097299 ha un prezzo di emissione di 1.000 euro per strumento, scadenza a tre anni (19 ottobre 2026), maxi cedola condizionata iniziale di 60 euro, osservata il 19 febbraio 2024, e poi un premio di 15 euro con cadenza mensile, e barriera capitale profonda al 50% del livello di fixing iniziale. Quest’ultimo elemento, sommato al fatto che la barriera è europea, quindi con valutazione del valore del sottostante ai fini della restituzione del capitale solo a scadenza, ne fa un prodotto pensato per affrontare anche le fasi di debolezza del mercato.

Il funzionamento del certificato

Il certificato è un Classic Autocallable, ovvero le cedole condizionate vengono pagate con effetto memoria se il certificato viene rimborsato anticipatamente. Questo assicura che, quando e se il sottostante si troverà sopra al 100%, l’investitore riceverà il 100% del valore nominale, la cedola di competenza del periodo e tutte le altre cedole portate in memoria (nel caso in cui il certificato non sia stato richiamato anticipatamente).

Possibili scenari a scadenza

Se il certificato non è stato richiamato anticipatamente, a scadenza (19 ottobre 2026) sono tre gli scenari possibili:

  • se il livello di fixing finale del sottostante è superiore al rispettivo livello di attivazione cedolare (pari al 100% del livello di fixing iniziale), l’investitore riceverà il 100% del valore nominale (1.000 euro a certificato), più la cedola di pertinenza del periodo (15 euro) e tutte le altre cedole portate a memoria;
  • se il livello di fixing finale del sottostante è tra il livello della barriera capitale e il livello di attivazione cedolare (quindi tra 50% e 100%, esclusi gli estremi), l’investitore riceverà il 100% del valore nominale;
  • infine, se l’evento barriera si verifica, ovvero il livello di fixing finale è pari o al di sotto del 50% del livello di fixing iniziale, l’investitore riceverà un rimborso uguale al capitale iniziale decurtato della performance negativa di Intesa Sanpaolo rispetto al livello di fixing iniziale.

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